Sciroppi contaminati, morti tre bambini in India. Allarme dell’Oms

Coldrif, Respifresh TR e ReLife sono i nomi degli sciroppi risultati contaminati da dietilenglicole (Deg), sostanza tossica per l’uomo, che in India hanno causato la morte di alcuni bambini. Non risultano esportazioni in altri paesi, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso un avviso sanitario internazionale  

In India tre bambini sono morti per intossicazione acuta causata da alcuni sciroppi per la tosse, che sono risultati contaminati da dietilenglicole (Deg), sostanza altamente tossica per l’uomo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso un avviso sanitario internazionale dopo la segnalazione ricevuta qualche giorno fa dall’Organizzazione centrale per il controllo standard dei farmaci (Cdsco). I prodotti incriminati sono ColdrifRespifresh TR e ReLife, in lotti specifici prodotti da Sresan Pharmaceutical, Rednex Pharmaceuticals e Shape Pharma.
I farmaci, comunemente usati per alleviare i sintomi di raffreddore, influenza e tosse, sarebbero stati consumati da bambini coinvolti in cluster di malattie acute e decessi segnalati nel paese a fine settembre. Le autorità sanitarie indiane hanno immediatamente ordinato la sospensione della produzione nei siti coinvolti e il ritiro dei lotti contaminati, oltre alla revoca temporanea delle licenze dei prodotti.

Il Cdsco ha informato che nessuno dei medicinali contaminati è stato esportato e non vi sono al momento evidenze di traffici illegali. Tuttavia, l’Oms invita le autorità regolatorie internazionali a rafforzare la sorveglianza sul mercato, soprattutto nelle catene di approvvigionamento informali e non regolamentate, e a monitorare con attenzione eventuali farmaci liquidi orali provenienti dagli stessi stabilimenti di produzione dal dicembre 2024 in poi.

I prodotti individuati non rispettano gli standard di qualità e sicurezza e sono quindi classificati come “scadenti” e potenzialmente letali. Il dietilenglicole, se ingerito, può provocare dolori addominali, vomito, danni renali acuti, alterazioni neurologiche e morte.
L’Oms raccomanda a operatori sanitari e cittadini di non utilizzare questi farmaci e di segnalare eventuali casi di reazioni avverse o inefficacia alle autorità nazionali o ai centri di farmacovigilanza. Chi fosse in possesso di tali prodotti è invitato a sospenderne immediatamente l’uso e, in caso di sintomi sospetti, a ricorrere con urgenza a un medico o a un centro antiveleni.
L’Oms sta collaborando con il governo indiano per identificare la fonte della contaminazione e prevenire ulteriori rischi per la salute pubblica, sottolineando l’urgenza di controlli più rigorosi nella produzione e distribuzione dei medicinali destinati alla popolazione pediatrica.