Acetamiprid, dal 2027 sarà vietato in Europa come biocida

Générations Futures rivela che l’azienda Nisso Chemical Europe, unico produttore di acetamiprid in Europa, non ha rinnovato la richiesta di autorizzazione per l’uso biocida. Forse si è resa conto che è tossico per la salute e l’ambiente?

Stop all’uso dell’acetamiprid nei prodotti biocidi in Europa. Il neonicotinoide, finito quest’estate al centro di una polemica in Francia, non sarà ri-autorizzato come biocida nell’Unione europea. La notizia arriva da Générations Futures, che rivela che il produttore Nisso Chemical Europe (unico produttore e distributore di acetamiprid in Europa), non ha presentato alcuna richiesta di rinnovo dell’autorizzazione europea per l’uso biocida, scaduta il 31 luglio 2025.
Il mancato deposito della domanda significa che l’acetamiprid scomparirà dai prodotti biocidi in tutta Europa a partire dal 31 gennaio 2027. Générations Futures chiede il divieto totale di questa sostanza, anche in agricoltura, per proteggere l’ambiente e la salute pubblica, e segnala come il riconoscimento della pericolosità del neonicotinoide confermi la necessità di misure preventive immediate.

Un rischio inaccettabile per ambiente e salute

Générations Futures aveva denunciato già a maggio scorso i rischi legati all’uso dell’acetamiprid, sia in agricoltura sia come biocida. Il neonicotinoide presenta un rischio inaccettabile secondo i nuovi parametri di tossicità proposti dall’Efsa, che ne valutano l’effetto endocrino e neurotossico sullo sviluppo (Dnt). Nel loro rapporto, gli esperti dell’associazione sottolineavano che “tutti gli usi del prodotto valutati per l’autorizzazione europea comportano un rischio inaccettabile, il che dovrebbe portare al suo immediato divieto in Europa, e quindi anche in Francia”.
L’acetamiprid era autorizzata come biocida fino al 31 gennaio 2027, ma gli industriali avevano tempo fino al 31 luglio 2025 per richiederne la ri-autorizzazione.
Secondo Générations Futures la mancata presentazione della domanda riflette probabilmente la consapevolezza dell’azienda dei rischi legati alla sostanza.

Perché Nisso ha abbandonato l’acetamiprid? 

Oltre a non aver presentato la richiesta di rinnovo, infatti, Nisso sta conducendo studi complementari obbligatori nell’ambito della normativa sui pesticidi per valutare l’acetamiprid come interferente endocrino e neurotossico sullo sviluppo. Questi studi saranno presentati all’Efsa a metà 2026.
Secondo Générations Futures, è probabile che risultati preliminari abbiano convinto l’azienda a rinunciare all’uso biocida, poiché il rischio inaccettabile della sostanza rendeva impossibile la ri-autorizzazione in Europa. “Gli industriali sapevano che l’acetamiprid non aveva alcuna possibilità di essere ri-autorizzata come biocida – afferma Pauline Cervan, tossicologa dell’associazione – Questo dà pienamente ragione a Générations Futures, che da mesi chiede il ritiro dell’acetamiprid da tutti gli usi a livello francese ed europeo. Oggi non si possono concedere nuove deroghe in agricoltura nel nostro Paese”.

Il caso della Legge Duplomb in Francia

La legge Duplomb, in parte censurata dal Consiglio costituzionale francese, conteneva disposizioni che avrebbero permesso la riutilizzazione dell’acetamiprid in agricoltura. La Fnsea, principale organizzazione degli agricoltori, protestò contro la presenza del neonicotinoide in numerosi insetticidi destinati ai privati. Nell’estate 2024, infatti, 198 prodotti contenenti acetamiprid erano ancora disponibili sul mercato secondo il database ufficiale Biocid. L’obiettivo della Fnsea era chiaro: utilizzare la presenza di questa sostanza nei biocidi come argomento per tentare di reintrodurla in agricoltura attraverso una nuova legge, riformulata secondo le osservazioni del Consiglio costituzionale, che aveva giudicato le disposizioni della legge Duplomb insufficientemente regolamentate.

Verso un divieto totale

Con la scadenza del termine per la ri-autorizzazione e l’abbandono della sostanza da parte del produttore, l’acetamiprid sparirà dai prodotti biocidi europei nel 2027. Generations Futures auspica ora un divieto totale, anche in agricoltura, per proteggere l’ambiente e la salute pubblica, e segnala come il riconoscimento della pericolosità del neonicotinoide confermi la necessità di misure preventive immediate.

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Il Salvagente trova l’acetamiprid nel miele

Nel test sul numero di marzo 2025 (acquista qui) il Salvagente ha pubblicato i risultati delle analisi su 14 campioni di miele millefiori e in in 9 marchi analizzati era presente, in tracce e sopra il limite di determinazione, l’acetamiprid.