
In California votata la prima legge al mondo che definisce cosa siano gli alimenti ultraprocessati e ne prevede l’eliminazione dalle mense scolastiche
La California compie un passo senza precedenti negli Stati Uniti: dal 2035 gli alimenti ultraprocessati (UPF) saranno progressivamente eliminati dai pasti serviti nelle scuole pubbliche. È quanto stabilisce l’Assembly Bill 1264, firmata dal governatore Gavin Newsom dopo l’approvazione quasi unanime da parte del parlamento statale.
Che cosa prevede la legge
Il provvedimento introduce per la prima volta una definizione legislativa di alimenti ultraprocessati. Non un compito facile, visto che la categoria abbraccia un’ampia gamma di prodotti industriali. La nuova norma considera UPF quegli alimenti che:
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contengono elevate quantità di grassi saturi, zuccheri aggiunti o sodio, oppure dolcificanti non nutritivi;
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includono almeno uno tra coloranti, aromi, dolcificanti, emulsionanti o addensanti di origine industriale.
Restano esclusi prodotti agricoli grezzi, alimenti minimamente trasformati e latte pastorizzato.
Il Dipartimento della Sanità Pubblica californiano avrà il compito di identificare le sottocategorie più pericolose di UPF, da eliminare progressivamente. La valutazione si baserà su criteri come la tossicità documentata in studi scientifici, eventuali divieti in altri paesi, legami con malattie croniche, obesità e diabete, e il rischio che l’alimento crei dipendenza.
Una svolta importante
Secondo Consumer Reports, che ha sostenuto la legge insieme a Environmental Working Group, gli alimenti ultraprocessati “offrono poco valore nutrizionale e sono progettati per essere irresistibili, favorendo cattive abitudini alimentari e consumo eccessivo”. Al contrario, le scuole dovrebbero garantire pasti che sostengano la crescita e l’apprendimento degli studenti.
Gli effetti negativi degli UPF sono ormai ben documentati: bibite gassate e snack confezionati sono associati a un maggiore rischio di tumori, malattie cardiovascolari, obesità e diabete di tipo 2.
L’effetto domino
La California non è nuova a iniziative pionieristiche in tema di sicurezza alimentare. Negli ultimi due anni ha vietato il Colorante Rosso 3 e altri additivi sintetici considerati pericolosi, imponendo restrizioni anche ai coloranti usati nei cibi destinati agli studenti.
Il suo esempio ha già innescato un effetto domino: nel solo 2025, altri 17 Stati americani hanno presentato oltre 100 proposte di legge per limitare coloranti, sostanze chimiche, acquisti di bibite e dolci con i buoni alimentari SNAP, fino a introdurre divieti sugli UPF e obblighi di educazione alimentare e attività fisica nelle scuole. Otto di queste leggi sono già state approvate in cinque Stati.









