Città a misura di cani? Meno di 4 su 10 raggiungono la sufficienza

CANI GUINZAGLIO

Il rapporto Legambiente denuncia ritardi, disparità nella presenza di aree cani e assenza di una sanità veterinaria pubblica di prossimità. Famiglie e animali restano senza tutele, soprattutto nei territori più fragili

Il benessere degli animali da compagnia – e delle famiglie che li accudiscono – continua a essere un tema marginale per la politica italiana. A dirlo è il XIV Rapporto nazionale “Animali in Città” di Legambiente, che fotografa un Paese dove i servizi pet-care restano carenti, disomogenei e in gran parte scaricati sui Comuni.

I numeri: pochi servizi, grandi disparità

Nel 2024, su 734 amministrazioni comunali monitorate (meno del 10% del totale nazionale), solo il 39,5% ha raggiunto la sufficienza nella gestione degli animali d’affezione. Il quadro è peggiore nei comuni interni rispetto a quelli costieri:

  • Aree cani: presenti nel 36,2% dei comuni costieri, ma solo nel 10,4% degli interni.

  • Pensioni per animali: 57,3% nei comuni costieri, 21,9% negli interni.

  • Gestione del fine vita: regolamenti nel 28% dei comuni costieri e appena nel 10% degli interni.

    sponsor
  • Limitazioni a botti e fuochi d’artificio: 21,9% dei costieri e 8,3% degli interni.

Aree cani: un diritto ancora a macchia di leopardo

Il XIII rapporto nazionale di Legambiente ha approfondito un tema quotidiano per milioni di cittadini: la possibilità di portare i propri cani in spazi aperti dedicati, curati e facilmente raggiungibili.

  • Solo il 33,3% dei Comuni italiani dichiara di disporre di aree cani.

  • Complessivamente sono 1.602 spazi, uno ogni 6.848 residenti.

  • La situazione varia enormemente tra città e piccoli centri.

Comuni virtuosi (più aree cani per abitanti)

Comune 1 area cani ogni…
Cervicati (CS) 785 abitanti
Casalanguida (CH) 811 abitanti
Sauze d’Oulx (TO) 1.024 abitanti
Villastellone (TO) 1.094 abitanti
Hône (AO) 1.160 abitanti
Cesano Boscone (MI) 1.300 abitanti

Comuni in ritardo (pochissime aree cani rispetto alla popolazione)

Comune 1 area cani ogni…
Lucca 44.568 abitanti
Paternò (CT) 44.970 abitanti
Corato (BA) 46.994 abitanti
Rovigo 50.099 abitanti
Napoli 53.629 abitanti
Benevento 56.043 abitanti
Messina 72.632 abitanti

Il divario è lampante: mentre alcuni piccoli comuni hanno saputo investire creando spazi di qualità, grandi città come Napoli e Messina lasciano decine di migliaia di proprietari di cani senza alternative.

La sanità veterinaria pubblica? Quasi inesistente

Il rapporto sottolinea un’assenza gravissima: in tutta Italia esistono solo due ospedali veterinari pubblici, a Perugia e Napoli. E mentre i Comuni coprono quasi il 75% della spesa pubblica per il settore, le ASL si fermano al 25%, tradendo di fatto il mandato di garantire servizi sociosanitari essenziali, soprattutto alle famiglie fragili.

Le eccellenze non mancano

Nonostante il quadro complessivo sconfortante, Legambiente premia ogni anno i Comuni e le ASL virtuosi. Nel 2024 si sono distinti: Napoli, San Giovanni in Persiceto, Modena e, tra i piccoli, Zocca e Campodolcino.

L’appello: 1.000 patti di comunità e più veterinari pubblici

Per Legambiente, servono alleanze tra pubblico, privato e associazioni. Le richieste al Governo:

  • Piano nazionale per la sanità veterinaria pubblica di prossimità.

  • 6.000 veterinari assunti stabilmente.

  • Almeno 1.000 strutture pubbliche tra canili/gattili sanitari e ospedali veterinari.

  • Più aree verdi accessibili e più guardie zoofile a supporto.