
Il ministero della Salute pubblica il richiamo di quattro prodotti a marchio Terra Mia, quello dei friarelli da cui è partito il focolaio di botulino, mentre Granarolo richiama besciamella UHT per potenziale contaminazione da residui di sostanze usate nel lavaggio delle attrezzature
Continua a restare alta l’attenzione attorno alla contaminazione da botulino di conserve e prodotti sott’olio. L’ultimo richiamo, pubblicato ieri sul sito del ministero della Salute, riguarda quattro prodotti a marchio Terra Mia, prodotti da Amura Stefano con stabilimento a Scafati (Salerno). Il produttore è lo stesso coinvolto nel precedente richiamo di inizio agosto dei famosi friarelli che sarebbero stati la causa del focolaio di botulino che ha causato la morte e l’intossicazione di diverse persone.
I prodotti interessati dal richiamo, che in questo caso è dovuto a un rischio microbiologico non meglio specificato, sono:
- “Funghi grigliati in olio” (venduti in vaso in vetro da 500 gr), con lotto di produzione n. 061224 e data di scadenza il 06/12/2027;
- “Scarole in olio” (venduti in vaso in vetro da 500 gr), con lotto di produzione n. 220224 e data di scadenza il 22/02/2027;
- “Spicchi di carciofi grigliati in olio“, (venduti in vaso in vetro da 500 gr), con lotto di produzione n. 051224 e data di scadenza il 05/12/2027;
- “Carciofi grigliati in olio” (venduti in vaso in vetro da 500 gr), con lotto di produzione n. 270924 e data di scadenza il 27/09/2028.
In tutti i casi il ministero invita a non consumare il prodotto interessato dal ritiro e a riconsegnarlo presso il punto vendita.
E c’è anche un altro richiamo che riguarda la besciamella UHT a lunga conservazione a marchio Granarolo. In questo caso l’allerta riguarda una potenziale contaminazione da residui di sostanze chimiche utilizzate per il lavaggio delle attrezzature. Il lotto interessato è il n. Q5123P con data di scadenza il 29/10/2025, venduto in confezione da 200 ml.








