Quale futuro per la “valle dei polli”? I cittadini si confrontano con la politica sugli allevamenti di Fileni nelle Marche

polli galline fileni

Nonostante l’apertura del processo nei confronti di Fileni per le esalazioni maleodoranti provenienti dagli stabilimenti di polli a Jesi sia stata rimandata a gennaio, il comitato per la Vallesina non ha perso l’occasione per un confronto molto partecipato con politica e cittadini sugli allevamenti intensivi e su come contrastarne gli effetti negativi

 

Nonostante l’apertura del processo nei confronti di Fileni per le esalazioni maleodoranti provenienti dagli stabilimenti di Jesi sia stata rimandata dal 9 settembre al prossimo gennaio, il comitato per la Vallesina non ha perso l’occasione per un confronto molto partecipato con politica e cittadini sugli allevamenti intensivi e su come contrastarne gli effetti negativi.

L’incontro

Il 2 settembre presso il Circolo Cittadino di Jesi si è svolto infatti l’evento organizzato dal
Comitato per la Vallesina dal titolo “Valle dei polli : quale futuro per la Vallesina?”. A cinque anni dall’inizio della protesta da parte del Comitato per la Vallesina e dei suoi aderenti contro gli allevamenti avicoli nella zona, l’incontro – molto partecipato – ha fatto il punto sulla situazione e sulle prospettive future di questa attività, che come racconta uno studio presentato in primavera da Isde-Medici per l’ambiente, ha i caratteri dell'”insalubrità”. Ad aprire il confronto, Andrea Tesei del Comitato per la Vallesina, che ha elencato una lunga sequela di battaglie, in alcuni casi già vittoriose, da parte dei cittadini contro gli stabilimenti Fileni e le irregolarità riscontrate nel corso degli ultimi anni.

Un modello produttivo di capovolgere

Durante l’incontro,  la giornalista Giulia Innocenzi ha ricordato le irregolarità registrate e mostrate nella sua inchiesta per Report sugli stabilimenti Fileni di Jesi, mentre Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde – Verdi ha ricordato come nonostante la complessità di delle posizioni differenti all’interno della coalizione del centrosinistra costituisca una sfida, è importante imporre gradualmente un modello di produzione diverso da quello incentrato sugli allevamenti intensivi.

Gli impegni dei candidati

All’incontro hanno partecipato anche Dante Libbra avvocato esperto di tematiche ambientali ed animali, che ha chiarito come la legislazione vigente in Italia, Costituzione in primis, contenga già tutti gli elementi necessari per la difesa del benessere animale degli animali allevati per la produzione alimentare. Un benessere sostanziale e non di pura facciata, come spesso i produttori vantano sulle etichette. I candidati alle
prossime elezioni regionali nella lista Avs Andrea Nobili e Caterina di Bitonto si sono invece impegnati per promuovere un sistema di regole regionali più stringenti e all’avanguardia per gli allevamenti regionali avicoli e per favorire un aumento nei controlli.

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