
A pochi giorni dal ritorno tra i banchi, Tuttoscuola analizza i dati del ministero dell’Istruzione e traccia una mappa sconcertante sulla sicurezza dei nostri edifici: 9 su 10 non sono a norma perché manca una o più certificazioni obbligatorie e oltre 3500 (il 9%) sono completamente irregolari
Mentre i ragazzi fanno il conto alla rovescia per capire quanti giorni di vacanze restano prima del ritorno tra i banchi, dal ministero dell’Istruzione arrivano dati sconcertanti sulla sicurezza degli edifici scolastici. Ben 9 scuole su 10, cioè 36mila edifici su 40mila, non sono a norma perché manca una o più certificazioni obbligatorie in tema di sicurezza scolastica. E di questi, oltre 3500 (pari al 9%) sono completamente irregolari perché del tutto privi di certificazioni e documenti sulla sicurezza. E in questi istituti stanno per trascorrere la maggior parte delle loro giornate circa 700 mila persone fra studenti e personale scolastico.
Tuttoscuola analizza i dati del ministero
A tracciare questo quadro piuttosto sconcertante è un dossier di Tuttoscuola che punta i riflettori sulla sicurezza degli istituti, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. Tuttoscuola spiega che “oltre il 90% degli edifici scolastici che ospitano scuole statali di ogni ordine grado manca di una più certificazioni e documenti che attestano e assicurano la sicurezza delle strutture”.
Sono scuole che ospitano ogni giorno oltre 7 milioni di studenti e quasi un milione fra insegnanti e personale scolastico.
Il report di Tuttoscuola analizza i dati pubblicati poche settimane fa dal ministero dell’Istruzione e del Merito nella sezione Open Data dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica.
L’analisi riguarda le 5 certificazioni fondamentali in tema di sicurezza per ogni edificio scolastico: certificato di agibilità, certificato di prevenzione incendi, certificato di omologazione centrale termica, piano di evacuazione, documento di valutazione dei rischi. I primi tre sono rilasciati da enti esterni, gli ultimi due sono prodotti dall’istituzione scolastica a cui fanno capo gli edifici.
Secondo i dati rielaborati da Tuttoscuola, nel 2023/2024 ci sono 3.588 edifici scolastici che segnano la totale assenza di certificazioni e documenti per la sicurezza. Di contro solo 3.905 edifici (il 9,8%) possiede tutte le certificazioni di sicurezza. Il 5,9% degli edifici scolastici ha una sola certificazione; il 29,2% si ferma a due; il 25,9% ne presenta tre; il 20,2% arriva a quattro.
Fonti del ministero sottolineano che i dati fanno riferimento al 2023/2024 e che non tengono conto del lavoro in corso su oltre 10mila edifici scolastici attraverso i fondi del Pnrr e di altri fondi ministeriali. Sono state avviate opere sul 22% dell’edilizia scolastica, hanno spiegato, ma i risultati si vedranno fra qualche anno.
Ogni anno 60-70 crolli nelle scuole
Come si evince dalla mappa, gli istituti “totalmente irregolari” si concentrano per i due terzi nel Mezzogiorno (dove è situato solo il 38% del totale degli edifici scolastici italiani).
E nelle zone ad alto rischio sismico la situazione è peggiore della media. Ai Campi Flegrei e nell’area vesuviana, di recente oggetto di frequenti scosse, il quadro fa rabbrividire.
Purtroppo a nulla sono servite le tragedie in cui negli anni hanno perso la vita diverse persone, soprattutto bambini. Come non ricordare il crollo del soffitto di una scuola a San Giuliano di Puglia, avvenuto nel 2002, che ha provocato la morte di 27 bambini, o il dramma che ha coinvolto il liceo Darwin di Rivoli, in cui perse la vita lo studente Vito Scafidi.
Eppure, come denuncia ogni anno l’Osservatorio di Cittadinanzattiva, il numero di incidenti non accenna a diminuire, anzi i casi di crolli si attestano a 60-70 all’anno.









