
In Francia sale l’attenzione sulla presenza di cadmio nei prodotti alimentari. Ora un’analisi commissionata su prodotti a base di cioccolato ne ha trovati in quantità rilevanti, soprattutto per i bambini, in diversi prodotti, tra cui anche i cereali Chocapic di Nestlé
In Francia sale l’attenzione sulla presenza di cadmio nei prodotti alimentari. Ora un’analisi commissionata su prodotti a base di cioccolato ne ha trovati in quantità rilevanti, soprattutto per i bambini, in diversi prodotti, tra cui anche i cereali Chocapic di Nestlé. Il cadmio si accumula nel corpo nel tempo ed è stato associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e tumori.
Il test
L’associazione dei consumatori Que Choisir ha pubblicato i risultati, invitando i consumatori francesi a moderare il consumo di cioccolato, in particolare nei bambini. E sebbene i prodotti a base di cioccolato testati da Que Choisir rispettino i limiti legali, l’associazione avverte che l’assunzione di cadmio può comunque accumularsi rapidamente. L’agenzia francese per la sicurezza alimentare, Anses, ha fissato il valore tossicologico di riferimento a 0,35 microgrammi di cadmio per chilo di peso corporeo al giorno – un limite oltre il quale si manifestano rischi per la salute.
Entro i limiti ma occhio alla somma di diversi prodotti
Se si mangiano più prodotti nello stesso giorno, infatti, l’effetto complessivo può essere quello di superare la dose giornaliera tollerabile. Ad esempio, spiega Que Chosir, un bambino di 10 anni che in un giorno consuma due biscotti al cioccolato Bjorg, una ciotola di cereali Chocapic e una tazza di cioccolata calda Poulain arriverebbe a quasi il 50% del limite giornaliero raccomandato.
Presente naturalmente
Bjorg e Carambar&Co (proprietaria di Poulain) hanno confermato la presenza di cadmio all’associazione dei consumatori, mentre Nestlé, produttrice dei cereali Chocapic, ha dichiarato che non aggiunge cadmio al prodotto, ma il metallo potrebbe essere presente naturalmente in alcune materie prime.
“Cioccolato bio più a rischio”
Que Choisir ha osservato che i livelli di cadmio possono essere più alti nei prodotti biologici, soprattutto quando le fave di cacao provengono da zone dell’America Latina dove il metallo è naturalmente presente nei terreni. L’associazione consiglia quindi di scegliere cioccolato biologico prodotto con fave coltivate al di fuori di queste regioni ad alto contenuto di cadmio.
L’allarme dei medici francesi sui derivati dai cereali
All’inizio dell’estate anche i medici francesi avevano lanciato l’allarme sull’esposizione della popolazione francese al cadmio, in particolare donne e bambini. La causa principale sarebbero i fertilizzanti a base di fosfati utilizzati in agricoltura, che lasciano tracce negli alimenti di uso quotidiano come cereali da colazione, pane e patate. Rappresentano, secondo l’Unione regionale dei professionisti della salute, le principali fonti di esposizione per i più giovani. L’agenzia sanitaria francese, l’Anses, ha dichiarato che entro la fine dell’anno pubblicherà un rapporto completo per valutare l’esposizione umana al cadmio ed esplorare possibili soluzioni per ridurre l’assunzione di questo metallo nella popolazione francese.
Il test del Salvagente che trovò metalli pesanti nel cioccolato
Nel marzo 2023 il Salvagente ha analizzato 18 tavolette di cioccolato fondente: più cacao c’era e maggiore era il livello di cadmio e piombo, ma cresceva anche il contenuto dei preziosi polifenoli.









