Condominio: chi deve intervenire se non c’è cura nel giardino privato?

CONDOMINIO GIARDINO PRIVATO

Ci scrive una nostra lettrice: “Devo spesso sollecitare il taglio dell’erba nel giardino al piano terra e gli sfalci vengono lasciati marcire attirando insetti e uccelli. L’amministratore dice che può far poco: è così?” Risponde la nostra esperta

Caro Salvagente,
abito al primo piano di un condominio di Milano. Quando l’erba del giardino del piano terra, che rimane incolto, arriva all’altezza del mio balcone, avverto l’amministrazione. Questa sollecita a più riprese la proprietaria che alla fine fa tagliare le erbacce, che però anziché essere buttate marciscono sul terreno richiamando uccelli, mosche, vespe e insetti e producendo cattivi odori. Ho chiesto all’amministrazione, che credevo fosse garante del decoro e dell’igiene dello stabile, di insistere. Ma mi è stato risposto che più che sollecitare non possono fare. Esiste una soluzione a questo mio annoso problema?

Franco Rossi

Il giardino che si trova all’interno di un condominio non rientra tra le parti che si presumono comuni ai sensi dell’articolo 1117 del codice civile, presunzione che invece scatta per altri beni come il suolo su cui è costruito l’edificio, le aree di parcheggio, le scale, e così via. Perché sia privato è necessario che questo risulti negli atti di compravendita e nel regolamento condominiale. Anche in questo caso, cioè quando il giardino è di proprietà esclusiva dell’appartamento da cui si accede in qualità di pertinenza, ci sono delle regole che il condomino deve rispettare. Vediamo quali.
Partiamo dal regolamento che potrebbe prevedere obblighi di manutenzione che il proprietario di uno spazio verde deve rispettare. Oltre a questi, ce ne possono essere altri stabiliti dal regolamento comunale di igiene urbana. In particolare, non rispettare l’obbligo di pulizia dei giardini privati può comportare rischi per i terzi come il pericolo della caduta di alberi e rami, il disturbo alla visibilità dei conducenti dei veicoli vicino alle strade, il rischio di infestazione da parte di animali pericolosi.
C’è poi un altro aspetto da considerare: quando le piante che si trovano nell’area verde privata contribuiscono al decoro dell’intero condominio. Secondo la sentenza della Cassazione n. 3666 del 1994, quando esiste questo nesso tra le piante presenti in un giardino privato e il decoro condominiale, tutti i condomini sono chiamati a contribuire alle spese per la manutenzione delle piante in proporzione alle quote millesimali di proprietà.
Nel caso in esame, se il vicino non cura il proprio giardino, dopo aver sollecitato un intervento attraverso l’amministratore di condominio, è difficile obbligarlo a occuparsi della manutenzione. Se però dalla trascuratezza di questo spazio deriva un pericolo per la salute dei condomini le cui finestre si affacciano sul giardino, l’amministratore è tenuto ad attivarsi e a mettere in mora il proprietario del giardino. In ultima istanza, chi subisce danno dal comportamento del proprietario del giardino, può adire alle vie giudiziarie per chiedere un risarcimento.