
La Corte d’appello di Parigi ha condannato Lidl a pagare 43 milioni di euro al gruppo di supermercati francesi Intermarché, come risarcimento per aver trasmesso spot televisivi con promozioni di prodotti senza garantirne la disponibilità nei suoi punti vendita
Promuovere prodotti, a prezzi scontati, non rendendoli disponibili nei propri punti vendita equivale a fare concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori. È per questo che Lidl, la catena tedesca di discount presenti in tanti paesi, dovrà pagare 43 milioni di euro al gruppo di supermercati francesi Intermarché, come risarcimento per pratiche commerciali ingannevoli. Lo ha deciso la Corte d’appello di Parigi che ha condannato Lidl al pagamento della somma.
Nella sentenza, visionata da Agence France Presse, si legge che il gruppo della Gdo tedesco è stato dichiarato “responsabile di pratiche commerciali ingannevoli” per aver trasmesso, per diversi anni, spot televisivi con promozioni di prodotti “senza garantirne la disponibilità per un periodo di 15 settimane in tutti i suoi punti vendita“, il che costituisce “concorrenza sleale” nei confronti del concorrente Intermarché.








