
L’Echa inserisce tre nuove sostanze nella lista di quelle estremamente preoccupanti per le persone e per l’ambiente. Due di queste, il trisiloxano e il decametiltetrasilossano, sono utilizzate in cosmetici, prodotti per la cura della persona, profumi e fragranze
L’elenco delle sostanze candidate a essere incluse tra quelle estremamente preoccupanti (Svhc) si allunga e arriva a contare 250 voci. L’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha aggiunto all’elenco tre nuove sostanze chimiche che possono danneggiare la salute umana o l’ambiente. Due di queste, il trisiloxano e il decametiltetrasilossano, sono molto persistenti e fortemente bioaccumulabili (vPvB). Sono utilizzate in prodotti cosmetici, per la cura della persona, in profumi e fragranze e nella manutenzione automobilistica. Il terzo composto, il tetra(sodio/potassio) 7‑[(E)‑{2‑acetamido‑…}‑1,3,6‑naftalenetrisolfonato, noto come Reactive Brown 51, è tossico per la riproduzione ed è impiegata in prodotti per il trattamento dei tessuti e in coloranti.
Queste sostanze potrebbero in futuro essere inserite nell’elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione, che vuol dire che le aziende non possono più utilizzarle a meno che non richiedano un’autorizzazione e la Commissione europea ne approvi l’uso continuato.
Che vuol dire essere nell’elenco delle sostanze candidate?
Secondo il regolamento Reach, le aziende hanno obblighi legali quando una sostanza è inclusa nell’elenco delle sostanze candidate – sia da sola, sia in miscele, sia in articoli (oggetti). Se un articolo contiene una sostanza presente nell’elenco delle sostanze candidate in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso, i fornitori devono fornire ai consumatori informazioni su come utilizzarla in modo sicuro. Questi ultimi hanno il diritto di chiedere ai fornitori se i prodotti acquistati contengono sostanze estremamente preoccupanti (Svhc).
Importatori e produttori di articoli devono notificare all’Echa, entro sei mesi dalla data di inclusione della sostanza nell’elenco (cioè entro il 25 dicembre 2025), se il loro articolo contiene una sostanza candidata.
I fornitori dell’Ue e dello Spazio economico europeo (See) che vendono sostanze presenti nell’elenco – sia da sole che in miscele – devono aggiornare la scheda di dati di sicurezza da fornire ai propri clienti.
Inolre, secondo la direttiva quadro sui rifiuti, le aziende devono notificare all’Echa se gli articoli che producono contengono sostanze estremamente preoccupanti in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso. Queste notifiche vengono pubblicate nel database dell’Agenzia, che raccoglie informazioni sulle sostanze preoccupanti presenti nei prodotti.
Infine, in base al regolamento sull’Ecolabel Ue, i prodotti contenenti Svhc non possono ottenere il marchio Ecolabel.








