
L’Agenzia delle entrate risponde alle nostre domande sul caso del mancato invio della certificazione unica da parte di Booking, che sta mettendo nei guai alcuni proprietari di appartamenti adibiti ad affitti brevi. Ecco cosa fare in sede di dichiarazione dei redditi
L’Agenzia delle entrate risponde alle nostre domande sul caso del mancato invio della certificazione unica da parte di Booking. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo in cui abbiamo raccontato la situazione in cui si trovano diversi proprietari di appartamenti, adibiti ad affitti brevi, che non hanno ricevuto da parte di Booking la certificazione unica che attesta il versamento della cedolare secca per loro conto. Molti di loro sono in allarme perché non sanno quali documenti presentare in sede di dichiarazione dei redditi e temono di dover pagare due volte l’imposta sull’affitto. Per questo abbiamo interpellato Booking e rivolto una serie di quesiti all’Agenzia delle entrate.
La posizione di Booking
Il portale di prenotazioni online ci ha risposto che il team competente in materia fiscale si sta occupando di fornire supporto e chiarimenti su come ottenere la Certificazione Unica agli host, laddove non ancora ricevuta. Booking tiene a ribadire la propria disponibilità a supportare i partner in ogni fase, in particolare per quanto riguarda gli adempimenti fiscali previsti dalla normativa italiana.
Purtroppo, però, abbiamo diverse testimonianze di host che stanno cercando di ottenere da diverse settimane un’assistenza da parte di Booking, sia per email tramite l’account personale sia per telefono al numero dedicato, senza riuscire ad avere una risposta risolutiva.
La risposta dell’Agenzia delle entrate
Dall’altro lato l’Agenzia delle entrate ci fa sapere che sta esercitando le attività di controllo, nell’ambito delle prerogative che le sono attribuite dalle norme, sul rispetto degli obblighi fiscali da parte di tutti i contribuenti, inclusi naturalmente i sostituti d’imposta con riferimento all’obbligo di trasmettere la CU nei termini previsti.
Quanto alla domanda diretta su “cosa deve fare il contribuente che non trova la certificazione unica nel proprio cassetto fiscale?”, l’Agenzia afferma che, in linea generale, se il contribuente riscontra di aver incassato effettivamente il compenso al netto di una ritenuta, in sede di dichiarazione può procedere allo scomputo, fornendo la documentazione a supporto in caso di eventuali successive richieste da parte dell’Agenzia.







