I produttori di bevande analcoliche d’Europa ha annunciato che smetteranno di vendere bevande zuccherate in tutte le scuole dell’Unione europea dalla fine del 2018. A riportarlo è il network Euractiv. La decisione è stata comunicata dall’organizzazione di settore delle bevande analcoliche Unesda, di cui fanno parte anche la Pepsico, Nestlé e Coca-Cola, che estende così la sua politica del 2006 con cui venivano concluse tutte le vendite di bevande analcoliche nelle scuole primarie e tutta la pubblicità ai bambini di età inferiore ai 12 anni e fa parte di una strategia più ampia che prevede l’obiettivo di ridurre il contenuto di zucchero nelle bevande analcoliche del 10% entro il 2020. I membri dell’Unesda, che rappresentano l’80% delle vendite di bevande analcoliche dell’Ue, hanno già ridotto il tasso medio di zucchero dei loro prodotti del 12% tra il 2000 e il 2015.
“Ma serve anche educazione alimentare”
Il presidente dell’Unesda, Stanislas de Gramont ha dichiarato che la decisione “garantirà che la nostra industria non fornisca bevande contenenti zuccheri aggiunti ai giovani durante la giornata scolastica”. Emma Calvert, dirigente della politica alimentare presso l’organizzazione europea dei consumatori, Beuc, ha dichiarato a euractiv.com: “Le bevande zuccherate non hanno spazio in un ambiente scolastico sano. Con un bambino su tre sovrappeso o obeso in Europa, è il momento che il cibo e le bevande dei bambini diventino più sani”. La Beuc ha però invitato i governi dell’UE ad andare oltre l’applicazione di regole vincolanti perché “i bambini dovrebbero seguire una dieta che li aiuta a diventare adulti sani, e le scuole dovrebbero promuovere cibo nutritivo”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente