Per le forze dell’ordine sono soltanto droghe, ma sempre più medici le prescrivono come farmaci. Sono gli stupefacenti che hanno anche poteri curativi, e possono essere prescritti per alcuni tipi di malattie. Tra queste, pochi giorni fa, è stata aggiunta l’ecstasy, oggi più conosciuta come Mdma,  alla fista dei farmaci stilata dalla Food and Drug Administration (Fda), l’equivalente della nostra Agenzia per il farmaco.
Contro la sindrome da stress
La droga usata spesso in discoteca per stimolare le sensazioni di euforia e benessere, è stata classificata dall’Fda come “breaktrough therapy”, cura che potenzialmente ppuò cambiare il corso di una malattia, per per la sindrome da stress post traumatico. Come riporta l’Ansa, “Nei test condotti finora l’ecstasy, che viene usata insieme alla psicoterapia, si è dimostrata in grado di eliminare la connessione tra piccoli stimoli sensoriali, come un odore o un suono, e il ricordo traumatico, che scatena spesso le reazioni psicotiche. Assumendo piccole quantità della sostanza durante le sedute i soggetti possono rievocare e rielaborare il ricordo”. Adesso bisognerà capire se Anche l’Unione europea inserirà l’mdma nella lista dei farmaci.
Gli altri farmaci “stupefacenti”
Nell’elenco degli stupefacenti utilizzabili anche come medicine, c’è anche la cannabis, usata per i malati di Sla, sclerosi e oncologici, l’Lsd per alleviare l’ansia e la Ketamina contro il disturbo bipolare.