Farmaco per menopausa, allarme Aifa: “Rischio grave danno epatico”

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Il farmaco Veoza, che contiene fezolinetant, utilizzato dalle donne contro i disturbi della menopausa, può portare al rischio di un grave danno epatico. L’allerta arriva dall’Aifa che, insieme alle altre autorità regolatorie europee, fornisce alcune raccomandazioni per l’uso

Assumere il farmaco Veoza, utilizzato dalle donne contro alcuni disturbi della menopausa, come le vampate, può portare al rischio di un grave danno epatico. È l’allerta diramata ieri dall’Aifa, concordata con le autorità regolatorie europee. Il farmaco in questione contiene fezolinetant, un antagonista del recettore della neurochinina 3, ed è indicato per il trattamento dei sintomi vasomotori (VMS), da moderati a gravi, associati alla menopausa.
“Poiché Veoza è indicato per una condizione in donne altrimenti sane – avverte l’Aifa – il rischio di danno epatico grave può influire significativamente sul suo rapporto beneficio/rischio. Di conseguenza, l’esposizione a Veoza deve essere evitata nelle donne a maggior rischio di danno epatico ed è essenziale un’identificazione precoce del danno epatico potenziale”.

L’Agenzia italiana del farmaco spiega che “prima dell’inizio del trattamento con fezolinetant è necessario eseguire test di funzionalità epatica (LFT)” e “se i livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) o di aspartato aminotransferasi (AST) sono ≥ 2x ULN (due volte i limiti superiori alla norma) o se i livelli di bilirubina totale sono ≥ 2x ULN il trattamento non deve essere iniziato”. Inoltre, “durante i primi tre mesi di trattamento, i test di funzionalità epatica devono essere eseguiti ogni mese e successivamente in base al giudizio clinico. I LFT devono essere eseguiti inoltre quando si manifestano sintomi indicativi di danno epatico”.

Il trattamento con fezolinetant deve essere sospeso in una serie di situazioni che comprendono aumento delle transaminasi e della bilirubina totale oppure se le pazienti sviluppano sintomi di danno epatico.
“Si raccomanda ai pazienti – informa ancora l’Aifa – di vigilare su segni o sintomi che potrebbero essere indicativi di danno epatico come stanchezza, prurito, ittero, urine scure, feci chiare, nausea, vomito, appetito ridotto e/o dolore addominale e di consultare immediatamente il medico se si manifestano”.