Un marketing selvaggio e pericoloso, che incoraggia abitudini dannose. È impietosa l’analisi del mercato degli integratori di 60 million de consommateurs, dopo un’inchiesta sui prodotti in vendita in Francia. Da quelli che promettono un dopo sbornia dolce a quelli che assicurano di ridurre il picco glicemico per mangiare tranquilli dolci o foie gras
Un esempio è “Alcoool“, una bevanda prodotta da Nonna Lab e venduta a 6 € in farmacia
(7 euro su alcuni siti italiani). Questo integratore alimentare, con un packaging dai colori vivaci, promette di “alleviare i postumi della sbornia”. Prodotti simili, come “Alcohol Detox” del marchio Supersmart, offrono in Francia 120 capsule al prezzo di 45 €, sostenendo di “facilitare il recupero dell’organismo dopo un consumo eccessivo di alcol”.
Il dottor Jacques Fricker, nutrizionista presso l’ospedale Bichat di Parigi, dalle colonne di 60 million avverte che tali promesse banalizzano i pericoli del consumo eccessivo di alcool. “Rafforzando l’idea che gli effetti indesiderati possano essere evitati semplicemente assumendo integratori, si incoraggia il consumo. Tuttavia, i pericoli dell’alcol vanno ben oltre i postumi della sbornia”, sottolinea al giornale francese. Marie-Christine Boutron-Ruault, ex direttrice di ricerca presso il Centro di ricerca in epidemiologia e salute delle popolazioni dell’Inserm e vicepresidente del comitato di esperti in nutrizione umana dell’Anses (l’Agenzia pubblica della salute transalpina), concorda: “Il messaggio veicolato da questi integratori è disastroso in termini di salute pubblica: la sbornia non è l’unico pericolo, soprattutto tra i giovani, dove si osservano sempre più coma etilici, epatiti acute e aggressioni legate al binge drinking, una pratica recente in Francia che favorisce, inoltre, la dipendenza. Questi slogan incoraggiano indirettamente un consumo eccessivo di alcol”.
Pretox, ovvero prepararsi agli eccessi
Questa strategia di marketing rientra in una nuova tendenza chiamata “pretox”. Simile alla “detox”, consiste nel preparare il corpo agli eccessi. Apparentemente, il messaggio sembra positivo: fare sport, mangiare leggero, idratarsi adeguatamente e, naturalmente, assumere integratori alimentari spesso costosi per preparare l’organismo. Tuttavia, il messaggio è ambiguo in termini di salute pubblica. I produttori sottolineano l’importanza di uno stile di vita sano, offrendo al contempo una soluzione pronta per affrontare gli eccessi, come se fossero inevitabili.
Il marchio Blissim propone ai francesi di “prepararsi agli eccessi di dolci e foie gras” con il suo integratore alimentare per fegato e digestione venduto a 32 €, che dovrebbe proteggere e curare il fegato dopo pasti abbondanti. Allo stesso modo, Ajydetox è
presentato come un integratore depurativo che, per 24,90 € a confezione, promette di “ridurre gli effetti della sbornia o della fatica dopo gli eccessi”. Il laboratorio D.Plantes offre integratori alimentari a circa venti euro per preparare il sistema digestivo e “godersi raclette, foie gras o cioccolato riducendo il rischio di crampi, disagio e mal di pancia”.
Sebbene questi prodotti siano accompagnati da avvertenze che precisano che non sostituiscono una dieta varia ed equilibrata, “questo tipo di slogan deresponsabilizza i consumatori, facendo loro credere che possano compensare tutti gli eccessi con una pillola”, avverte Marie-Christine Boutron-Ruault.
Un altro esempio è l’integratore alimentare “AntiSpike Formula” venduto online a 58,50 € dal marchio GlucoseGoddess. Sostiene di ridurre il picco glicemico dopo il consumo di alimenti ricchi di carboidrati. “Il picco glicemico è una realtà”, spiega Jacques Fricker. “Il consumo di alimenti ad alto indice glicemico induce un picco di glucosio nel sangue che può provocare fame intensa nella mezz’ora successiva”. Questo fenomeno può portare a un aumento di peso, oltre ad altri problemi di salute legati alla produzione eccessiva di insulina: rischio aumentato di cancro al seno, alla prostata e al colon. Questo integratore mira ad attenuare il picco per evitare la fame improvvisa. L’obiettivo sembra lodevole.
Tuttavia, sul sito del produttore si legge: “Anti-Spike agisce su tutti i tuoi carboidrati e zuccheri preferiti“, con immagini di ciambelle, caramelle, biscotti, patatine fritte, croissant, suggerendo che si possano consumare senza moderazione grazie a questo integratore.
“Indipendentemente dalla questione dell’efficacia, il rischio è che i consumatori inizino a mangiare senza controllo. È come dire: ho la cintura di sicurezza, quindi posso guidare a 200 km/h in autostrada”, illustra Jacques Fricker, aggiungendo che il modo migliore per limitare il picco glicemico è ridurre il consumo frequente di alimenti ad alto indice glicemico, come patatine fritte o pain au chocolat, e privilegiare alimenti a basso indice glicemico, come fagiolini o un’insalata di pomodori. “Inoltre, iniziando il pasto con questi alimenti ricchi di fibre, si riveste l’intestino, limitando l’assorbimento del glucosio, riducendo naturalmente il picco glicemico”