Un lettore chiede al Salvagente se è possibile attivare il servizio a tutele graduali, più economico nella maggior parte dei casi, anche nella nuova casa che ha comprato. È possibile ma solo in alcuni casi
Caro Salvagente,
ho comprato casa e vorrei sapere se ho diritto o meno a attivare per l’utenza luce il contratto a tutela graduali, che ad oggi mi garantisce una tranquillità e costi complessivi più bassi del mercato libero, e che avevo attivo nella casa che sto per lasciare. È possibile? O una volta che si entra in un nuovo domicilio si perde il diritto alle tutele graduali?
Mario Menichelli, Roma
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Caro Mario, per risponderti facciamo riferimento alle parole dell’Arera, l’autorità di settore. Prima di tutto, ricordiamo per i lettori che il servizio di tutele graduali è la fornitura di energia elettrica attiva dall’1 luglio 2024 per i soli clienti domestici non vulnerabili che non hanno un contratto di mercato libero ed è stata attivata per tutti quelli che entro quella data non hanno liberamente scelto un’offerta. Il stg dovrebbe finire, salvo ulteriori deroghe, a fine marzo del 2027.
Solo in caso di voltura o prima attivazione
Tornando alla domanda di Mario, Arera specifica nel suo sito: “L’accesso al servizio è oggi consentito solo per i casi di voltura o di prima attivazione di una nuova fornitura”. Sembra semplice, ma in realtà, soprattutto per il cittadino comune, è importate entrare nel dettaglio. La voltura riguarda solo i casi in cui nella casa in cui si vuole attivare il contratto, vi è un’utenza attiva, a cui ci si va a sostituire. In questo caso, appunto, è possibile richiedere l’attivazione del servizio a tutele graduali. Se invece la vecchia utenza risulta disattivata, a quel punto la nuova attivazione di chiama “subentro”, e in questo caso non vi è diritto agli Stg. L’altra ipotesi, invece, in cui si possono pretendere le tutele graduali, è la prima attivazione, e in questo caso parliamo di un domicilio dove non è mai stata attivata alcuna utenza luce.
Senza Pod non si fa niente
Chiarito quando si ha diritto agli Stg, ricordiamo che per conoscere tutti i dettagli dello stato della vecchia utenza è necessario disporre del Pod, che sarebbe il codice che identifica il punto di fornitura. Lo si trova in una qualsiasi vecchia bolletta e in alcuni modelli di contatori digitali della luce.
Come recuperare il Pod
Ma nel caso non si avesse la possibilità di entrare in contatto con il vecchio proprietario e il proprio contatore non fornisse il Pod, come si può fare? Semplice: basta recuperare il numero matricola stampato sul contatore (in genere sulla parte frontale), e chiedere al distributore di energia di riferimento della propria città il Pod di riferimento. A Roma, per esempio, il distributore è Areti, che prevede questa procedura: registrarsi al sito www.areti.it e richiedere il Pod a partire dalla matricola.