L’Autorità per la Concorrenza francese ha inflitto una multa senza precedenti, pari a 611 milioni di euro, a dieci produttori di elettrodomestici (tra i quali Whirlpool, LG, Electrolux e Miele) e due importanti distributori d’oltralpe. L’accusa? Un accordo segreto. tra il 2007 e il 2014 per mantenere i prezzi alti.
Tra il 2007 e il 2014, un cartello di produttori — in cui figuravano cui giganti come Whirlpool, LG, Electrolux e Miele — ha stabilito insieme ai distributori delle strategie per mantenere i prezzi alti, frenando l’espansione di nuovi attori nel mercato. Il sistema prevedeva che i produttori imponessero ai distributori dei “prezzi di vendita consigliati” e verificassero costantemente che venissero rispettati. Chiunque si discostasse da questi standard rischiava di vedersi interrompere le forniture.
L’Autorità ha descritto la pressione esercitata sui distributori come “sottile ma implacabile”, fatta di frasi implicite come: “Se vuoi ricevere il prodotto, sai cosa devi fare…”. Questa dinamica ha contribuito a consolidare il controllo dei grandi distributori sul mercato, soffocando la concorrenza emergente.
Il ruolo dei distributori tradizionali
Darty e Boulanger, pilastri della distribuzione di elettrodomestici in Francia, non si sono limitati a rispettare le condizioni imposte dai produttori. Hanno anzi svolto un ruolo attivo nel segnalare eventuali violazioni da parte di altri rivenditori e nel sollecitare interventi per uniformare i prezzi. Inoltre, secondo l’inchiesta, avrebbero chiesto ai produttori una “compensazione di margine” per poter abbassare i prezzi senza intaccare i propri profitti.
Concorrenza online soffocata
L’accordo ha avuto conseguenze devastanti per il mercato. Il 95% dei piccoli rivenditori indipendenti attivi nel 2007 è stato costretto a chiudere o a essere assorbito dai grandi distributori. I consumatori, nel frattempo, hanno pagato prezzi più alti per anni, non beneficiando della concorrenza che l’e-commerce avrebbe potuto garantire.
Recidivi sotto i riflettori
Non è la prima volta che il settore dell’elettrodomestico si trova sotto accusa. Già nel 2018, una multa di 189 milioni di euro era stata comminata per un’intesa orizzontale tra produttori, mirata a imporre aumenti di prezzo ai distributori. Questa volta, però, l’accordo verticale tra produttori e distributori segna una nuova e preoccupante tendenza, con un impatto ancora più diretto sul mercato.
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