12 Asti spumante in laboratorio: uno solo senza tracce di pesticidi. Ecco qual è

ASTI SPUMANTE

Abbiamo portato in laboratorio 12 bottiglie di Asti spumante, il classico di queste feste di fine anno. Una sola si è dimostrata senza alcuna traccia di pesticidi. Ecco quale

 

Il numero di dicembre del Salvagente ospita, tra l’altro, il test su 12 Asti spumante. Il giornale si pò trovare in edicola e in edizione digitale qui

Le bollicine dolci per eccellenza, quelle del vino spumante Asti, nascondono sorprese amare: fino a 9 tracce di pesticidi in una singola bottiglia tra le 12 Docg che abbiamo voluto sottoporre alle prove di laboratorio del più classico accompagnamento dei dolci di Natale e fine anno.
Il quadro che emerge è variegato: se la buona notizia è l’assenza di glifosato, l’erbicida probabile cancerogeno secondo la Iarc dell’Oms e molto usato come diserbante nelle vigne, l’analisi multiresiduale restituisce una fotografia molto più mossa. Sono molti gli spumanti testati nei quali la scia dei trattamenti subiti dall’uva – il moscato bianco – si riverbera anche nelle bottiglie. Nessuna sostanza rilevata supera il limite di legge, per cui tutti i vini presi in esame sono conformi, tuttavia sorprende il profilo funzionale dei pesticidi rilevati. La stragrande maggioranza sono fungicidi: perché?
C’è sicuramente una ragione legata alla coltivazione della vite: i funghi – tra i principali la peronospora, l’oidio e la botrite – sono una delle problematiche di questa coltura, soprattutto legate al combinato disposto pioggia-siccità. È legittimo, però, il sospetto che i trattamenti fitosanitari effettuati con diverse molecole della stessa “famiglia” – ad esempio i fungicidi – potrebbero essere serviti per evitare di superare il limite di legge di un singolo pesticida.

UNA BOTTIGLIA SOLA SI SALVA DALLA CHIMICA DI SINTESI

Fatto sta che ritrovarsi tante presenze sgradite in una singola bottiglia – come mostra il test del Salvagente in edicola (e in digitale qui) – non è un bell’augurio alla nostra salute.

Fa davvero notizia l’unica bottiglia del test risultata senza alcuna traccia di pesticidi, tra l’altro uno spumante convenzionale: il Santero.

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SPUMANTE SANTERO

I PESTICIDI CHE ABBIAMO TROVATO

La sostanza più ricorrente tra quelle rilevate nel nostro test in concentrazione superiore a 0,01 mg/kg è il metalaxyl, un fungicida sistemico considerato da alcuni studi pericoloso per l’ambiente ed è un sospetto mutageno (Agenzia europea delle sostanze chimiche, Echa, 2016). Ricorrente è anche il boscalid un fungicida della “famiglia” degli Sdhi. Fino qualche anno fa era considerato a bassa tossicità, ma uno studio del 2019, pubblicato su Plos one, ha messo in evidenza in particolar modo come le cellule dei pazienti affetti da Alzheimer o malattie respiratorie-mitocondriali siano iper-sensibili ai fungicidi Sdhi. Il dimethomorph è un altro fungicida impiegato nella lotta contro la peronospora: dalla letteratura scientifica non risultano particolari pericoli dal punto di vista cancerogeno per gli esseri umani, ma è dannoso per l’ambiente. Il fenhexamid è un fungicida tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Infine il flupyradifurone un insetticida considerato un’alternativa ai neonicotinodi ovvero ai pesticidi accusati della moria delle api. Peccato che uno studio dell’Università di Torino nel 2021 abbia dimostrato che “compromette la sopravvivenza e il comportamento delle api anche a livelli di contaminazione bassi”.