Una nota di Pfizer, in accordo con @Aifa ed @Ema ha informato i medici sui rischi di sviluppare meningioma, un tumore benigno, legati a dosi elevate di medrossiprogesterone acetato, un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento di problemi mestruali
Il medrossiprogesterone acetato è un farmaco ampiamente utilizzato per il trattamento di problemi mestruali, sanguinamenti vaginali irregolari e come stimolante per ripristinare il ciclo mestruale nelle donne in cui è scomparso da almeno sei mesi, escludendo casi di gravidanza o menopausa imminente. Il farmaco può essere prescritto anche per prevenire l’ispessimento eccessivo della parete dell’utero, riducendo il rischio di tumore endometriale nelle pazienti che seguono una terapia sostitutiva con estrogeni.
Nonostante la sua utilità in queste condizioni ginecologiche, recenti evidenze hanno sollevato preoccupazioni sui potenziali danni legati all’uso prolungato o a dosi elevate di medrossiprogesterone acetato, specialmente in formulazioni superiori a 100 mg. L’assunzione prolungata di questo farmaco è stata associata a un aumento del rischio di sviluppare meningioma, un tumore benigno ma potenzialmente pericoloso che colpisce le meningi, le membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale.
Associazione tra medrossiprogesterone acetato e meningioma
Gli studi recenti hanno dimostrato che il rischio di sviluppare meningioma aumenta significativamente nei pazienti trattati con dosi elevate di medrossiprogesterone acetato per periodi prolungati. In particolare, uno studio osservazionale condotto in Francia nel 2024 ha evidenziato che l’uso prolungato del farmaco (oltre tre anni) nelle sue formulazioni iniettabili ad alte dosi può incrementare il rischio di meningioma di oltre cinque volte rispetto alla popolazione generale.
Questo dato ha spinto il 10 ottobre 2024, la Pfizer, in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), a diffondere una nota informativa rivolta agli operatori sanitari riguardante il rischio di meningioma associato all’uso di medrossiprogesterone acetato a dosi elevate. Questa comunicazione nasce dall’esigenza di informare i medici circa nuove misure di sicurezza per minimizzare questo rischio nei pazienti in trattamento con alte dosi del farmaco, sia in forma iniettabile che orale.
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