Integratori per bambini, sovradosaggio di vitamine in 15 casi su 20

MULTIVITAMINICI BAMBINI

Dal test svizzero di Konsumentenschutz sugli integratori alimentari per bambini ben 15 prodotti su 20 sono risultati sovradosati, superando i valori di riferimento per l’apporto di nutrienti in uno o più vitamine

Gli integratori alimentari per bambini sono quasi sempre sovradosati, costosi, e troppo zuccherati. È la conclusione a cui arriva l’associazione dei consumatori svizzera Konsumentenschutz che ha condotto un’indagine su questi prodotti, in collaborazione con la scuola universitaria professionale di Berna. Dalle analisi, effettuate su 20 tra gli integratori più venduti nei supermercati e in altri negozi, ben 15 sono risultati sovradosati, superando i valori di riferimento svizzeri per l’apporto di nutrienti in uno o più vitamine. In due prodotti (Phytopharma Kids Vit Sirup, Arkoroyal Wachstum Junior) addirittura la maggior parte delle vitamine contenute è sovradosata. Un dato allarmante poiché un eccesso di micronutrienti può avere effetti negativi sulla salute, causando mal di testa, nausea o affaticamento.
Le sovradosi più comuni hanno riguardato la vitamina C (in 10 prodotti) e il folato, la biotina, la vitamina B1 e la niacina (in 5 prodotti), seguite dalla vitamina B6 (in 4 prodotti).

I risultati del nostro test 

Per il Salvagente si tratta di una conferma visto che dalle nostre analisi condotte esattamente un anno fa su 16 integratori multivitaminici per bambini è emerso che quasi mai le quantità di vitamine contenute corrispondono a quelle indicate in etichetta. Ben 10 prodotti hanno registrato almeno uno sforamento rispetto alle tolleranze di scostamento ammesse dalle linee guida del ministero della Salute. In tutti casi si trattava di vitamine del gruppo B. Per conoscere tutti i nomi dei prodotti è possibile leggere il test completo sul numero di dicembre 2023

Indicazioni imprecise e claim troppo salutistici

Tornando alle analisi svizzere, un altro aspetto critico messo in evidenza riguarda la presenza, in etichetta, di dati imprecisi sul dosaggio: in 5 prodotti le indicazioni sul dosaggio e/o sul gruppo d’età sono imprecise, il che può portare a errori. Anche perché, avendo quasi sempre l’aspetto di caramelle gommose, già di per sé questi prodotti inducono i bambini a un consumo eccessivo che può causare effetti collaterali. Se aggiungiamo il fatto che hanno un gusto molto dolce per la presenza di zucchero e dolcificanti, diventa difficile rispettare le raccomandazioni sul dosaggio. Inoltre, 10 prodotti presentano sulla parte frontale della confezione dei claim salutistici in una forma abbreviata in modo da suscitare aspettative eccessive sull’efficacia dei prodotti.
I produttori giocano sul fatto che i genitori, preoccupati che i propri figli non assumano una quantità sufficiente di nutrienti, sono spinti ad acquistare questi integratori che promettono di aumentare le difese immunitarie, stimolare la crescita e favorire la concentrazione li. Ma è bene ricordarsi sempre che gli integratori alimentari, quando si ha un’alimentazione sana ed equilibrata, non sono generalmente necessari. Anche perché la loro efficacia è tutta da dimostrare, mentre quello che è certo è il loro costo elevato. In conclusione questi prodotti presentano molte criticità e i bambini, che sono i consumatori più vulnerabili, non sono sufficientemente protetti.
“Gli integratori alimentari non sono caramelle e non dovrebbero essere pubblicizzati come tali – sottolinea Josianne Walpen, responsabile del progetto di Konsumentenschutz – Sono necessarie urgentemente normative legali per il dosaggio, ma anche per la pubblicità e la forma di somministrazione.”
L’associazione chiede una stretta sulla pubblicità di questi prodotti e che vengano stabilite per legge quantità massime di vitamine e minerali per i bambini, come già avviene per gli adulti, considerando le esigenze per ogni fascia d’età.