Il caso cipermetrina, pesticida tossico ma autorizzato in Europa

CIPERMETRINA PESTICIDI

Per la prima volta, l’approvazione dei pesticidi viene contestata in appello presso la Corte di giustizia dell’Ue. L’Ong PAN Europe ha presentato l’appello riguardante l’approvazione della cipermetrina, perturbatore endocrino e killer delle api.

“Chiediamo alla corte di garantire l’alto livello di protezione della salute dei cittadini e dell’ambiente sancito dalla legge dell’UE. La legge abbraccia la salute e l’ambiente e il principio precauzionale”, hanno spiegato da Pesticide action network. Accusando: “A livello di attuazione, sia la Commissione europea che gli Stati membri piegano e distorcono le regole per servire gli interessi dei produttori di pesticidi e dell’agricoltura industriale. Siamo convinti che ciò sia illegale e pertanto impugniamo le approvazioni dei pesticidi in tribunale per fermare questo comportamento”.

La lunga battaglia legale

Il caso contro la cipermetrina è il primo del suo genere. Per molti anni le organizzazioni della società civile non hanno avuto accesso alla corte Ue per queste questioni. L’unico modo indiretto per ottenere un parere dalla Corte di giustizia dell’Ue era fare procedimenti in un tribunale nazionale e proporre ai giudici di chiedere le cosìddette “sentenze preliminari”. Una complicazione che non era di certo imposta alle industrie di pesticidi che invece possono contestare una decisione nel raro caso in cui uno dei loro prodotti non sia consentito sul mercato.

Dopo una serie di battaglie legali, la Commissione europea è stata obbligata a rivedere la propria legislazione e a garantire un accesso più ampio alla giustizia per i cittadini nell’ottobre 2021.

E così è partita l’azione del Pan. “Abbiamo presentato un caso contro la riapprovazione del cipermetrina, seguendo le procedure legali richieste. Tutto è iniziato nel 2021 con una richiesta di riesame interno da parte della Commissione europea. Quando la richiesta è stata respinta nel 2022, abbiamo chiesto alla Corte generale dell’Ue di annullare questa decisione negativa. Nel febbraio 2024 il tribunale ha deciso a favore della Commissione europea e ha respinto la nostra richiesta di annullamento. Quindi ora, nel maggio 2024, abbiamo presentato l’appello come primo caso di questo tipo presso la Corte di giustizia dell’Ue”.

Il caso cipermetrina

La Commissione europea ha riapprovato il cipermetrina senza una valutazione adeguata dei suoi effetti disruptivi endocrini, accusano da sempre gli ambientalisti.

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Non solo, Bruxelles ha accettato senza discutere le innumerevoli lacune nei dati nel dossier di riapprovazione e imponendo misure di mitigazione del rischio impossibili da rispettare per gli agricoltori. “Ad esempio, la Commissione ha imposto di limitare la deriva della spruzzatura fino al 99,7%, anche se queste misure irrealistiche non sono mai state dimostrate efficaci, come la stessa Efsa ha ammesso” ha spiegato il Pan.

Martin Dermine, direttore esecutivo di Pan Europe, ha dichiarato: “I fatti presentati da Pan e le discussioni nella Corte generale hanno chiaramente mostrato la mancanza di impegno della Commissione europea nell’attuare le norme riguardanti l’approvazione dei pesticidi. Pensiamo che la sentenza della Corte generale non sia in linea con l’alto livello di protezione della salute dei cittadini e dell’ambiente sancito dalla legge dell’Ue.”

Salomé Roynel, funzionaria politica di PAN Europe, ha detto: “Questa sentenza non incoraggia l’Efsa a rispettare gli standard legali e scientifici quando pubblica le sue conclusioni sui pesticidi. Potrebbe dare un incentivo all’industria dei pesticidi a fornire dossier incompleti sulla genotossicità o sulla tossicità per l’ambiente.”

Martin Dermine ha concluso: “Due recenti sentenze pronunciate a favore di PAN Europe davanti alla Corte di giustizia hanno confermato che i regolatori non possono approvare i pesticidi senza una valutazione approfondita della loro tossicità. La Corte ha ribadito che la salute dei cittadini e la protezione dell’ambiente devono avere la priorità, mentre le informazioni scientifiche più recenti devono essere prese in considerazione. Confidiamo che la Corte segua questa linea di ragionamento e che il cipermetrina, come disturbo endocrino, venga finalmente vietato”.