La Orchidée Impériale Gold Nobile di Guerlain è una crema e un siero antiage che dovrebbe rivoluzionare la cosmesi con l’uso della biologia quantica. Ed è venduta a 1350 euro per 50 ml. Ma gli esperti parlano di comunicazione pseudo scientifica
Il mondo dei prodotti cosmetici, spesso avvolto da annunci accattivanti e promesse di miracoli anti-invecchiamento, è stato recentemente agitato dall’introduzione di una nuova crema di Guerlain, appartenente al colosso LVMH. La “Orchidée Impériale Gold Nobile” ha attirato l’attenzione non solo per il suo prezzo esorbitante, intorno ai 1300 euro ma anche per le dichiarazioni pubblicitarie audaci, che si spingono nel territorio della “biologia quantica” e delle affermazioni sulla “restaurazione della luce quantica delle cellule giovani”.
L’annuncio di questa innovazione è stato accolto con un’ondata di scetticismo e critica da parte di esperti . Al di là delle promesse di “ringiovanimento della pelle” e dell'”amplificazione dei segni di giovinezza”, è essenziale analizzare la validità scientifica di tali affermazioni.
Cosa ne dice la scienza
La cosiddetta “biologia quantica” è un termine che, nella comunità scientifica, suscita più domande che risposte. Un’indagine condotta da G Milgram, un noto divulgatore scientifico su YouTube, ha coinvolto un gruppo di scienziati che hanno unanimemente respinto le affermazioni di Guerlain come esempi tipici di “comunicazione pseudoscientifica classica“, privi di fondamento scientifico. La pubblicità della crema è stata accusata di utilizzare un linguaggio che sfrutta i biais cognitivi legati all’acquisto, piuttosto che basarsi su scoperte concrete nel campo della biologia.
Un prezzo da record
Al di là della questione scientifica, la crema “Orchidée Impériale Gold Nobile” solleva anche interrogativi sui suoi prezzi elevati. Con un costo di 1350 euro per 50 ml di crema, i prodotti sono tra i più costosi sul mercato cosmetico. La strategia di fissare prezzi elevati nel settore del lusso è un fenomeno comune, ma sorge la domanda se questi costi siano giustificati dalla qualità e dall’efficacia dei prodotti.
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Guerlain tenta la difesa
Dopo tante critiche, Guerlain ha tentato di correggere il tiro modificando le dichiarazioni sul suo sito web. Tuttavia, queste correzioni hanno lasciato l’impressione che l’azienda sia stata sorpresa nell’atto di esagerare la validità scientifica dei propri prodotti. Le spiegazioni fornite su piattaforme come X (ex-Twitter) sono state accolte con scetticismo, e la richiesta di rimuovere il video di G Milgram ha ulteriormente offuscato l’immagine dell’azienda.
Richiesta di trasparenza
In un tentativo di chiarire la situazione, è stata avanzata una richiesta ufficiale a Guerlain di fornire gli studi scientifici che supportano le affermazioni fatte sulla “Orchidée Impériale Gold Nobile”. Sorprendentemente, l’azienda ha risposto con un semplice rinvio a ciò che è già disponibile sul suo sito, senza fornire documentazione scientifica aggiuntiva. Questo atteggiamento solleva interrogativi sulla trasparenza dell’azienda e sulla validità delle basi scientifiche delle sue rivendicazioni.
Ma almeno funziona?
È la domanda che si è fatta Que Choisir, rivista dell’associazione francese dei consumatori Ufc. La risposta è scettica: “Dalla nostra esperienza, c’è tutta la probabilità che non funzioni, dato che tutti i nostri test su prodotti anti-rughe sono finiti finora con un voto zero, ma si può sempre sognare”.
Aggiungono i francesi: “Da notare che la crema e il siero non agiscono sugli stessi fattori, quindi è consigliato usarli entrambi. Perché ‘l’associazione del siero e della crema è il rituale prodigioso perfetto. Questi due trattamenti complementari ottimizzano le prestazioni anti-invecchiamento e le più avanzate luci [sic]. Le loro lussuose texture si fondono delicatamente con la pelle per avvolgerla in un’aura d’oro e luce’. Come in ‘Ne me quitte pas’ di Jacques Brel. È un appello subliminale alle future clienti deluse del marchio?”
Que Choisir ha chiesto a Guerlain di fornire gli studi a supporto delle sue affermazioni. “Normalmente, i produttori fanno almeno finta, ci inviano un sommario vago, uno schizzo di grafico. Alcuni ci inviano persino l’intero protocollo e i risultati. In questo caso, niente. Solo un rinvio a quanto già presente sul sito, evidentemente affinché non si possa dire che il produttore ha rifiutato di rispondere. Il fatto che l’azienda alla base di una scoperta così rivoluzionaria non sia entusiasta all’idea di fornire prove dei suoi risultati è alquanto sconcertante”.
Chiosano i francesi: “Tuttavia, la trasparenza non sembra essere il loro punto forte. Lo dimostra in particolare il fatto che vendano i loro prodotti sul sito senza mostrare l’elenco degli ingredienti. Cosa che è illegale”.