Con un flash mob davanti a Piazza Montecitorio, è stata lanciata giovedì 7 dicembre una proposta di legge d’iniziativa popolare per la coltivazione domestica della cannabis. A portare avanti questa raccolta firme, l’Associazione Meglio Legale insieme a una rete di oltre 30 partner
Con un flash mob davanti a Piazza Montecitorio, è stata lanciata giovedì 7 dicembre una proposta di legge d’iniziativa popolare per la coltivazione domestica della cannabis. A portare avanti questa raccolta firme, l’Associazione Meglio Legale insieme a una rete di oltre 30 partner. L’obiettivo è quello di raccogliere 50.000 sottoscrizioni così come previsto dalla legge italiana; sarà possibile firmare online con Identità Digitale (SPID) al sito https://www.iocoltivo.org/
Gli obbiettivi della proposta
La Proposta di Legge vuole consentire la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis, esclusivamente per uso personale. Allo stesso tempo, prevede la creazione delle Associazioni di Coltivatori (Cannabis Social Club) con lo scopo della coltivazione della cannabis e della sua distribuzione solamente ai membri. Inoltre, la proposta prevede la decriminalizzazione dell’uso personale. Ciò vuol dire che sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi e le sanzioni amministrative oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto, verranno abolite. Resta naturalmente punibile la guida in stato di alterazione.
“Vogliamo tutelare 6 milioni di consumatori e sottrarre soldi alle mafie”
La futura legge punta così alla creazione di un sistema con regole precise affinché ciò avvenga in maniera legale, ma soprattutto sicura per tutti. “L’avevamo detto, non ci siamo fermati. Questa proposta vuole tutelare 6 milioni di consumatori che in questo momento sono nelle mani delle mafie. Altri paesi europei, come la Germania, stanno prendendo iniziative per superare il proibizionismo, avanzando verso la decriminalizzazione della coltivazione per uso personale e la legalizzazione dei cannabis club. Tra pochi giorni in Germania ci sarà una legge identica a questa nostra proposta, mentre in Italia il Governo inasprisce le leggi e colpisce diversi settori della società. Noi vogliamo raccogliere 50.000 firme e riportare questo tema in parlamento” ha detto Antonella Soldo coordinatrice dell’Ass. Meglio Legale che promuove la legge.
I problemi con la Questura al flash mob
Il Flash mob si è tenuto nonostante la Questura di Roma abbia notificato ad Antonella Soldo un esplicito divieto, incomprensibile per gli organizzatori che hanno deciso di presentarsi ugualmente nonostante la disobbedienza potrebbe rientrare nell’articolo 650 del codice penale e nell’articolo 18 del TULPS (con pena il carcere fino a 1 anno e un’ammenda fino a 413 euro). In piazza, per garantire la possibilità di manifestare, anche l’On. Riccardo Magi (+Europa), da sempre attivo per la legalizzazione della cannabis che ha dichiarato: “La legalizzazione della cannabis, a partire dalla coltivazione domestica per uso personale, è una lotta su cui si gioca una delle grandi questioni sociali della nostra epoca. È un tema che riguarda i diritti individuali, ma anche il sistema della giudiziario e carcerario italiano, la salute dei cittadini, la sicurezza nella città e soprattutto la lotta alla criminalità organizzata. Per questo come +Europa abbiamo ritenuto importante essere qui oggi e promuovere, con Meglio Legale e con Antonella Soldo, questa proposta di legge di iniziativa popolare.”