L’acido ossalico è un composto naturale presente in molti vegetali consumati dall’uomo. Se ingerito in dosi elevate può irritare le pareti intestinali ed avere effetti letali, in natura e in alcuni impieghi industriali, invece, ha nobili funzioni.
L’acido ossalico è un acido bicarbossilico presente in natura e che si presenta a temperatura ambiente in forma di cristalli inodori, incolori e solubili in acqua e alcool. Può essere preparato chimicamente in laboratorio, attraverso processi di sintesi, come l’ossidazione di zucchero per azione dell’acido nitrico oppure facendo reagire sodio e anidride carbonica ad elevate temperature. A livello industriale, l’acido ossalico, viene riprodotto perché rappresenta un ottimo stabilizzante per la creazione di inchiostri e detersivi ed è utilizzato nelle formulazioni di prodotti sbiancanti ed antiruggine.
Come detto, è un composto presente già in natura e si trova in molti vegetali consumati normalmente dall’uomo. Il kiwi, gli spinaci, il rabarbaro, i cereali integrali, i cavoli, per citare i più comuni, ne contengono piccole quantità e consumati abitualmente non hanno effetti pericolosi. L’acido ossalico, infatti, solo se ingerito a dosi elevate può avere gravi conseguenze o addirittura, essere letale.
Questo composto essendo un acido molto forte, va ad attaccare le pareti intestinali, inoltre, una volta ingerito si lega con vari minerali, come il ferro, il magnesio ed il calcio, impedendone l’assorbimento da parte dell’intestino. Per questa capacità di ridurre i minerali a disposizione dell’organismo, l’acido ossalico, favorisce l’instaurarsi di stati di carenza, come anemia o osteoporosi. Non solo, il legame fra l’acido ossalico ed il calcio, forma dei sali, detti ossalati, che ne impediscono l’assorbimento. In alcuni casi, gli ossalati, che altro non sono che dei sali insolubili, precipitano sotto forma di cristalli e si accumulano nelle vie urinarie favorendo la formazione dei calcoli renali.
La presenza di questo composto all’interno degli alimenti, può essere ridotto, ad esempio, con la bollitura o la cottura a vapore.
I principali utilizzi dell’acido ossalico
In natura, l’acido ossalico, svolge alcune funzioni indispensabili. Numerose piante lo accumulano nei tessuti sfruttando la sua tossicità, come sistema di difesa dalla brucazione, impedendo così che gli erbivori possano mangiare le foglie.
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Nell’apicoltura, invece, è utilizzato per il trattamento autunnale del controllo della varroa, un acaro infestante che attacca le api.
Le caratteristiche dell’acido ossalico lo rendono un elemento molto utilizzato anche in campo industriale. Il suo potere acido e scrostante, lo rende un prezioso alleato nelle formulazioni di prodotti sbiancanti ed antiruggine.
In particolare è utilizzato per il restauro di reperti in metallo. L’acido ossalico, infatti, permette l’eliminazione della ruggine senza intaccare colori e vernici originali. Inoltre, rappresenta un’ottima soluzione per il trattamento di superfici in legno e per la lucidatura del marmo. Trova largo uso anche nell’industria conciaria e tessile nella produzione di inchiostri e detersivi.