Caro direttore,
vi scrivo dopo aver ricevuto un giornale che mi ha fatto davvero indignare. Un mensile, per la precisione, che si chiama Victoria ed è edito dalla Procter&Gamble. Un contenitore, ben confezionato, di pubblicità dei molti prodotti della multinazionale, alcuni dei quali ho usato per molto tempo.
Lo so che penserà subito: “Ecco un altro caso in cui ci viene segnalato un inserimento scorretto di un cliente nella banca dati di un’azienda”. Ma non è così, non ho nulla da ridire sul mio diritto alla privacy. Al contrario, quello che mi ha fatto imbestialire è proprio la scarsa accuratezza delle banche dati di Procter&Gamble.
Pensi, direttore, che già dalla testatina il giornale recita, come potete vedere dalla foto che vi invio: “Vietato ai minori di 50 anni”. Se poi ci fosse qualche lettrice refrattaria è tutto un giubilo di quella che viene presentata come la stagione dell’autunno… che (cito l’editoriale) “dentro di noi è come se fosse un po’ la Primavera, almeno per le idee”…
Autunno? Io caro direttore ho compiuto non da molto i miei primi 40 anni. Aumentarmene 10 così, senza battere ciglio, è cosa che non permetto a nessuno. Tantomeno al marketing della Procter&Gamble.
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Un saluto… primaverile
Ivanilde Carvalho