“L’Isee è un sistema giusto e noi come amministrazione a L’Aquila lo utilizziamo sempre di più nell’accesso ai servizi o ai contributi comunali. È regolato, ricordiamo, da una legge nazionale. Tuttavia bisognerebbe articolarlo al massimo per fotografare al meglio la situazione economica del cittadino. In questa ottica si potrebbe anche indicare la rendita temporanea di un’abitazione resa inagibile dal terremoto perchè è un reddito bloccato nel periodo di riferimento dell’Isee”.
Abbiamo sentito Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila, dopo che una nostra lettrice ci aveva sollevato il caso della sua “casa resa inagibile dal terremoto ma che produceva ancora reddito ai fini dell’Isee“.
“Resto convinto – prosegue Cialente – che l’Isee è uno strumento importantissimo e che più sarà articolato e rispondente alla vera situazione economica del cittadino maggiore possa essere la giustizia sociale. Non dimentichiamoci però che tutto questo dipende dallo Stato”. E non sempre il governo mantiene le promesse.
“Siamo riusciti a convincere il Parlamento a votare una legge per abolire l’Imu sulle seconde case distrutte dal terremoto e oggi a L’Aquila non si paga più. Ma nelle casse del comune ogni anno mancano 1,5 milioni di euro che lo Stato deve trasferirci. Questo per dire che sono importanti le riforme per i cittadini ma a tutti livelli dobbiamo operarci per farle rispettare”.