La Food and drug administration ha messo al bando il triclosan dalle composizioni dei detergenti per le mani ma ha lasciato che la sostanza possa essere ancora utilizzata nei dentifrici. Il motivo, come spiega la rivista on line americana Consumer Reports, sta nel fatto che nel caso dei prodotti per l’igiene orale i benefici del triclosan superano di gran lunga i possibili rischi. In particolare, l’agenzia americana ha dimostrato che la sostanza è  efficace nel ridurre la placca e l’infiammazione delle gengive causata da gengiviti. Una conclusione cui era giunta anche una revisione indipendente della  Cochrane Collaboration che nel 2013 ha affermato che il triclosan in combinazione  con il fluoro riduce la placca e le gengiviti più incisivamente rispetto ai dentifrici solo a base di fluoro.
Sostanza discussa
Non tutti la pensano allo stesso modo sulla sicurezza della sostanza. Di diverso avviso i ricercatori della University of California di San Diego secondo i quali il triclosan può contribuire alla resistenza agli antibiotici e interferire con gli ormoni oltre che essere causa di tumori nei topi. Se è vero che i risultati nei roditori non sono sempre validi anche per gli esseri umani, andrebbe evitato – secondo i ricercatori americani – una sovraesposizione alla sostanza che concludono: “Se il vostro dentista non vi consiglia esplicitamente l’uso di dentifrici che contengono il triclosan, sarebbe meglio evitare e prendere in considerazione le alternative che non mancano”. Il riferimento è ad una serie di sostanze che – secondo i ricercato di San Diego – hanno la stessa efficacia nel combattere le gengiviti, ovvero il fluoruro stannoso, cloruro di cetilpiridinio, oli essenziali di timo, mentolo, eucaliptolo, e salicilato di metile.
Tra le sostanze problematiche il triclosan non è l’unico a comparire tra gli ingredienti dei dentifrici che possono  contenere detergenti come il sodio lauril solfato e cocamidopropyl betaina: chi è sensibile a queste sostanze può sviluppare afte o desquamazione dei tessuti della bocca.
La nostra petizione
Di fronte a tanta incertezza, sarebbe opportuno applicare il principio di precauzione. Per questo motivo – attraverso una petizione su change.org – il Test-Salvagente chiede alle aziende che ne fanno uso di eliminarlo dalle composizioni di detergenti intimi e dentifrici.
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