Botti di capodanno: sonniferi ai cani? Consultate sempre un veterinario ed evitate il fai da te

Per capire come gestire i nostri animali domestici impauriti dai fuochi d’artificio che si sparano durante la notte di Capodanno, abbiamo intervistato Gianluca Felicetti, presidente di Lav Italia, che ci dice cosa è meglio fare e (soprattutto) non fare

Ogni anno, quando si avvicina la notte di San Silvestro, iniziano le preoccupazioni per chi ha un animale domestico da proteggere da quello che per loro è uno dei momenti più stressanti dell’anno. I fuochi d’artificio e i petardi producono rumori improvvisi, forti e imprevedibili che possono scatenare paura intensa, panico e comportamenti pericolosi: fuga, tremori, ipersalivazione, abbaio continuo, fino a crisi d’ansia vere e proprie.
Secondo veterinari ed etologi, non esiste una soluzione miracolosa, ma una serie di accorgimenti che, se messi in pratica per tempo, possono ridurre significativamente il disagio dell’animale.

Preparare la casa e attenzione alle passeggiate

Abbiamo raggiunto al telefono Gianluca Felicetti, presidente di Lav Italia, che ci spiega: “Il consiglio più importante è quello di non lasciare mai soli i nostri animali, né tanto meno legarli con catene o simili per evitare che fuggano. In questi casi la fuga dell’animale è frequente, tanto che, così come abbiamo fatto anche l’anno scorso, noi siamo in giro nelle città del nord della Toscana con un servizio di ambulanza veterinaria e un cellulare di riferimento a disposizione delle persone durante la notte del 31, ma anche nei giorni successivi per eventuali rintracci dell’animale. Purtroppo ci sono animali che non si possono difendere come quelli selvatici, e a tal proposito voglio ricordare il caso, successo a Roma qualche anno fa, quando diversi stormi di uccelli fuggirono dalla stazione Termini e andarono verso via Cavour schiantandosi contro vetri e pareti”.

“L’altro consiglio basico che mi sento di dare – aggiunge Felicetti – è quello di avere abituato l’animale ai rumori interni della casa, che possono aiutarci a coprire eventuali rumori che arrivano da fuori. Sul nostro sito c’è la possibilità di scaricare la nostra guida “Basta botti”, realizzata con il  patrocinio dei vigili del fuoco, in cui abbiamo elencato tutti i comportamenti da adottare per tutelare i nostri animali e i servizi a disposizione”.

Insomma la prima regola è non aspettare la sera del 31 dicembre, perché la gestione dello stress inizia prima. È necessario creare un rifugio sicuro: una stanza interna, lontana da finestre e balconi, con luci soffuse, cuscini, coperte e oggetti familiari. Bisogna poi attutire i rumori, chiudendo finestre e tapparelle, accendendo televisione o radio con suoni costanti. Il “rumore di fondo” aiuta a mascherare gli scoppi. Infine, non bisogna mai lasciare il cane solo, se possibile: la presenza del proprietario è un potente fattore rassicurante. Quando iniziano i fuochi, il comportamento umano è fondamentale. Bisogna mantenere un atteggiamento tranquillo: urlare, agitarsi o cercare di “zittire” il cane aumenta l’allarme. Assolutamente non bisogna sgridare né punire l’animale che sta reagendo alla paura, tranquillizzandolo, invece, con comportamenti calmi.
La sera del 31 dicembre e la mattina del 1° gennaio sono momenti critici per le fughe. Meglio magari fare una lunga passeggiata il 31 mattina, evitando di uscire dal pomeriggio in poi. Portare sempre l’animale al guinzaglio, verificando che sia identificabile con microchip e, se possibile, con una medaglietta con il numero di telefono.

Integratori, feromoni e farmaci: possono essere utili?

Rispetto all’uso di integratori calmanti, collari o diffusori a base di feromoni, che sono in commercio da qualche anno e promettono di aiutare alcuni cani, è importante sapere vanno usati, eventualmente, con anticipo e non la sera stessa perché non sappiamo se hanno sull’animale qualche conseguenza negativa. Inoltre l’efficacia è variabile da animale ad animale e comunque bisogna sempre consultare il veterinario che conosce l’animale e può consigliare quale percorso intraprendere. Per cani con fobie severe, il veterinario può valutare un protocollo personalizzato, anche combinando farmaci e strategie comportamentali. Rispetto all’uso di farmaci ansiolitici, ricordarsi che vanno somministrati solo su prescrizione veterinaria e non bisogna mai improvvisare sedativi “fai da te”, né tantomeno farmaci umani. Alcuni consigli diffusi online sono inermi o potenzialmente dannosi. Ogni scelta fa cucita addosso al singolo animale quindi deve essere il veterinario a consigliare un eventuale farmaco.

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