Il test: se gli smalti per bambini non sono giocattoli

SMALTI PER BAMBINI

Gli smalti per le unghie venduti come adatti ai bambini sono davvero così sicuri e atossici? Ne abbiamo voluti mettere alla prova 8 e le sorprese (negative) non sono mancate

 

Giocare a fare gli adulti è sempre stato un divertimento comune tra i bambini, ma nell’era della digitalizzazione, i nostri figli sono sempre più attirati dal glamour delle icone dei social, e spesso per avvicinarsi ai loro idoli giocano con i trucchi, soprattutto gli smalti e i genitori cercano di accontentarli con prodotti che ammiccano proprio al mercato dei minorenni. La convinzione è che si tratti di prodotti più sicuri di quelli destinati agli adulti, anche se spesso si piazzano nella zona grigia tra cosmesi e gioco. Per questo il Salvagente ha voluto analizzare 8 marchi di smalti dichiaratamente o indirettamente destinati ai bambini, facendo attenzione alle sostanze presenti tra gli ingredienti nell’Inci, “International nomenclature of cosmetic ingredients”.

Gli smalti analizzati dal nuovo test:

Ballerina Beauty Suncoat Girl; Crazy Chic Shini Nail Clementoni; Fairyland 3 pack snails; Lip e Nails Set Dream Pop; Petite Manicurist Paris; Set di smalti Principesse Souza; Shaky Nails Very Bella; Thee Academy Moon Nail Art Lisciani

Fenossietanolo in 5 smalti su 8

SMALTI
NEL NUMERO IN EDICOLA DI NOVEMBRE DEL SALVAGENTE (IN VENDITA ANCHE IN EDIZIONE DIGITALE O CARTACEA DA RICEVERE A CASA QUI) IL TEST SU 8 SMALTI “DA BAMBINI”

E la prima sorpresa è arrivata trovando, in 5 prodotti su 8, il fenossietanolo. Questa sostanza, di cui il Salvagente si è già occupato in diverse occasioni, è un prodotto alcolico e un conservante antimicrobico. Può causare irritazioni e allergie per il suo elevato potenziale sensibilizzante, ma il sospetto peggiore è quello dettato da diversi studi che lo definiscono potenzialmente tossico e capace di interferenza sugli organi riproduttivi. Per quelli di noi più attenti alle tematiche ambientali può essere un fattore rilevante nell’acquisto del prodotto, dato che la sua produzione pone diversi problemi sull’ecosistema per gli effetti inquinanti.

In 1 su 2 il biossido di titanio

Come non bastasse, abbiamo trovato il biossido di titanio in 4 prodotti su 8, mentre in due smalti l’indicazione “può contenere” non consente di dipanare i dubbi. Questa molecola viene utilizzata nella cosmesi come colorante bianco, spesso segnalata non con il nome completo (titanium dioxide) ma con la sigla CI 77891 e secondo alcuni studi potrebbe essere potenzialmente cancerogeno, tanto che l’Unione europea nel 2022 ne ha vietato l’uso negli alimenti. Anche gli allergeni sono da tenere d’occhio, dato che nei soggetti più sensibili possono causare reazioni, così come sono in grado di sensibilizzare l’organismo anche dei consumatori più sani e predisporre a future allergie.
In entrambi i casi si potrebbe osservare che queste sostanze non presentino grandi rischi, visto che sono a contatto con le unghie, una superficie poco permeabile. Il problema però è che quando vengono applicate dai bambini non c’è nulla di più facile che finiscano anche sulla pelle, così come è frequente che vengano a contatto con il cavo orale quando i piccoli si mettono le mani in bocca.

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Il silicone

Tra gli ingredienti dei prodotti abbiamo infine trovato anche il dimethicone, un silicone che crea una pellicola artificiale, composta da molecole diverse dal normale strato lipidico della pelle, rendendola idrorepellente, ma al contempo non permettendole di respirare. Con l’ulteriore svantaggio di un forte impatto ambientale legato al fatto che non è biodegradabile.