Pneumatici invernali, non fidarsi dei modelli low cost. Ecco quelli più sicuri

PNEUMATICI INVERNALI

In vista dell’obbligo di montare le gomme invernali alla propria auto, che scatta il 15 novembre (anche se si possono usare già dal 15 ottobre), pubblichiamo i risultati dell’ultimo test del Touring Club svizzero, condotto su 31 modelli

Con l’arrivo della stagione fredda arriva anche il momento di cambiare le gomme dell’auto. Il 15 novembre entra, infatti, in vigore l’obbligo di montare le gomme invernali e, inevitabilmente, torna la domanda di ogni automobilista: quali sono le più affidabili? A rispondere è l’ultimo test condotto dal Touring Club svizzero su 31 modelli di pneumatici invernali, nella misura 225/45 R18 92V, adatti per veicoli di classe medio-bassa come la VW Golf, l’Audi A3 o S3, la BMW Serie 1, 2 e 3, la Hyundai i30 o la Fiat Tipo. I risultati mostrano un quadro chiaro: la scelta tra un buon pneumatico e uno mediocre può fare la differenza tra una frenata sicura e un incidente.

I migliori pneumatici invernali 2025

Sul podio salgono Goodyear UltraGrip Performance 3, Michelin Pilot Alpin 5 e Bridgestone Blizzak 6 che ottengono le valutazioni migliori per sicurezza di guida e bilancio ambientale. Nello specifico i primi due ricevono il 68% e il terzo il 66% alla voce sicurezza di guida (in una scala in cui una percentuale superiore al 60% corrisponde a “molto consigliato) e, rispettivamente il 76%, il 70% e il 64% alla voce “bilancio ambientale”. Nel complesso, le percentuali complessive di voto sono 70%, 68% e 66%, che corrispondono a “molto consigliato”. I primi due pneumatici ottengono risultati eccellenti alle voci “usura” e “abrasione” che incidono sul bilanciamento ambientale, compensando i voti inferiori ottenuti alle voci “rumorosità” e “sostenibilità”.

A seguire, Dunlop Winter Sport 5 (che si piazza al quarto posto) mostra grande stabilità su superfici scivolose e precisione di guida. Brillano anche Hankook Winter i*cept Evo3 W330 e Continental WinterContact TS 870 P, che chiudono la serie dei “molto consigliati” rispettivamente con un voto complessivo di 62% e 60%.

Tra i modelli consigliati ci sono Kleber, Nokian Tyres, Momo, Ceat, Matadori, Uniroyal e Fulda, Semperit, GT Radial e Giti.

Consigliati con riserva e bocciati 

Tra gli pneumatici “consigliati con riserva” ci sono Point S e Firestone che ottengono entrambi un voto complessivo del 38%, registrando particolari debolezze sul fondo asciutto che livellano al ribasso le buone performance sul bagnato. Risultano buoni anche i risultati nell’usura, nell’abrasione e, in generale, nell’efficienza. Infine, tra gli pneumatici non consigliati ci sono Nankang e Goodride, che rientrano nella fascia di prezzo più economica. Il primo ottiene un voto finale del 6%, su cui influisce soprattutto la scarsa sicurezza di guida, soprattutto su fondo invernale e asciutto. Debole anche la resa chilometrica e il bilancio ambientale (una voce che raggruppa usura, abrasione, consumo, rumorosità e sostenibilità) è tra i peggiori. La Goodride, invece, ottiene un voto finale pari a zero per i pessimi risultati nella sicurezza di guida e la peggiore performance sul bagnato. 

sponsor

Secondo gli esperti, questi modelli “low cost” rappresentano un falso risparmio: costano meno all’acquisto ma possono mettere a rischio la sicurezza, soprattutto nelle frenate d’emergenza.

Prezzo e qualità non sempre vanno insieme

I test confermano che un prezzo alto non garantisce automaticamente la sicurezza migliore, ma i modelli premium restano una garanzia per equilibrio e durata. Se non si vuole puntare al top di gamma, ci sono alcuni pneumatici di fascia media che offrono un compromesso tra sicurezza, durata e prezzo competitivo.
Meglio invece evitare i modelli low cost che, pur risparmiando all’acquisto, possono compromettere la sicurezza su strada bagnata o ghiacciata. Bisogna scegliere modelli testati e certificati, e controllare sempre la data di produzione perché anche la miglior gomma, se vecchia, perde aderenza.