Sertralina sotto osservazione per rischio di arresto cardiaco

SERTRALINA

La sertralina, uno degli antidepressivi più prescritti al mondo, finisce sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità saudita per gli alimenti e i farmaci (SFDA). L’agenzia regolatoria ha diffuso un’allerta sanitaria che collega l’uso di questo farmaco al rischio di arresto cardiaco.

La sertralina appartiene alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), utilizzati nel trattamento di episodi depressivi maggiori, disturbo da attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia sociale e disturbo post-traumatico da stress. In Italia, è un farmaco molto diffuso, disponibile anche in formulazioni generiche.

I dati della farmacovigilanza

Secondo la revisione della SFDA, effettuata nel luglio 2025, l’analisi dei database di farmacovigilanza – il National Pharmacovigilance Center saudita e VigiBase dell’Organizzazione mondiale della sanità – ha individuato 421 casi di arresto cardiaco segnalati a livello globale in pazienti che assumevano sertralina.

Nessun caso è stato riportato in Arabia Saudita, ma l’analisi ha portato a selezionare 13 segnalazioni con un punteggio di causalità significativo: 8 casi sono stati classificati come “possibilmente correlati” al farmaco, mentre 5 come “poco probabili”.

L’indicatore di rischio

Gli esperti hanno utilizzato il cosiddetto Information Component (IC), strumento sviluppato dal centro di monitoraggio dell’OMS di Uppsala, che misura la disproporzionalità delle segnalazioni. Nel caso della sertralina e dell’arresto cardiaco, è emerso un IC positivo di 1,1, un dato che segnala una associazione statistica significativa tra il farmaco e la reazione avversa.

Le conclusioni delle autorità

La SFDA afferma che “l’evidenza accumulata suggerisce una possibile relazione causale tra la sertralina e l’arresto cardiaco”. L’agenzia raccomanda quindi a medici, farmacisti e regolatori sanitari di tenere in considerazione questo rischio nella valutazione dei pazienti.

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Un segnale da non ignorare

La notizia è particolarmente rilevante perché la sertralina è spesso prescritta a lungo termine e in popolazioni fragili. Sebbene il rischio assoluto resti da definire e altri enti regolatori internazionali non abbiano ancora diffuso comunicati analoghi, l’allerta della Saudi FDA rappresenta un campanello d’allarme che richiama l’attenzione sull’importanza del monitoraggio continuo dei farmaci in commercio.

Come sempre, i pazienti non devono interrompere la terapia senza consultare il proprio medico, ma chiedere chiarimenti e valutazioni personalizzate, soprattutto in presenza di fattori di rischio cardiovascolare.