Auto elettrica, arrivano gli incentivi: il confronto con l’ibrido su convenienza e ambiente

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Entro metà ottobre sarà attiva la piattaforma per richiedere fino a 11mila euro di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica. Ma a conti fatti, conviene più una elettrica o una ibrida? Il confronto (anche sull’impatto ecologico)

Entro metà ottobre sarà attiva la piattaforma per richiedere fino a 11mila euro di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica. Ma a conti fatti, conviene più una elettrica o una ibrida? Abbiamo fatto un confronto (anche sull’impatto ecologico).

Una differenza di prezzo non indifferente

Tra una utilitaria ibrida e una “full electric” possono anche esserci 10mila euro di differenza nel listino. Ma, come deve essere noto a chi acquista un’auto con la prospettiva di guidarla per molti anni, il costo di un’auto è solo una parte della questione economica. Soprattutto per chi viaggia tanto, poter godere di consumi molto più bassi è un risparmio non indifferente a medio e lungo termine. E poi c’è la questione dell’impatto ambientale, fattore sempre più importante per chi decide di comprare un’auto. Anche qui: quali sono reali differenze?

Il confronto sulla base Peugeot 208

Per fare un confronto equilibrato abbiamo deciso di comparare due modelli assimilabili della stessa casa automobilistica con un’unica differenza principale: il tipo di motore. Dunque, abbiamo messo in tabella i dati relativi alla Peugeot 208 e- 136 GT e alla Peugeot 208 1.2 Hybrid 136 GT e-DSC6 a benzina. Anche in questo caso partiamo da un prezzo di listino con una differenza di circa 10mila euro, ma per le altre voci ci aiutiamo con le schede del Touring club svizzero, che ha incluso anche i valori relativi all’impatto ambientale.

I consumi

Dal punto di vista dei consumi di base le due versioni non sarebbero confrontabili, essendo l’elettrico ovviamente un veicolo che consuma solo energia elettrica, mentre l’ibrida ha bisogno anche di carburante. Ma Tcs ha calcolato il consumo equivalente in benzina di entrambe e qui i dati ci dicono di un vantaggio della prima di quasi 3 volte rispetto alla seconda. Immaginando una percorrenza di 20mila km l’anno (corrispondente alla media italiana secondo l’osservatorio CarVertical) e il prezzo della benzina al momento in cui scriviamo, significa una spesa per gli spostamenti di 590 euro circa con l’elettrica e di 1.595 con l’ibrida: in 10 anni solo con questa voce si recupererebbe la differenza del prezzo di listino.

L’autonomia

L’autonomia con un pieno è più alta per l’ibrido (più del doppio di km), mentre sul fronte dell’impatto ambientale le emissioni di CO2 vedono una vittoria schiacciante per l’elettrico, ma solo se consideriamo esclusivamente il periodo di utilizzo. Secondo il Tcs, infatti, il bilancio energetico totale, che include anche le risorse necessarie per fabbrica e smaltire il veicolo, la differenza complessiva è minima. Valutazioni che si discostano da quelle fatte dall’indagine del 2025 condotta dalla società di consulenza specializzata Ricardo Group per la Federazione internazionale dell’automobile.

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L’impatto ambientale

Secondo lo studio, considerando l’intero ciclo produttivo, la vita, la manutenzione e lo smaltimento, una generica auto ibrida a benzina (senza ricarica plug-in) del 2020 produce 197 grammi di CO2 equivalenti/km mentre l’elettrica a batteria solo 100. E il quadro non cambia di molto anche nelle stime per il veicolo nel 2030. Dunque, con questi dati alla mano, è possibile fare un po’ di conti tra portafogli e amore per l’ambiente e procedere con la scelta giusta per sé.

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