
I Sour Patch Kids, del colosso statunitense Mondelez, sono diventati ormai un prodotto di tendenza e attirano giovani e giovanissimi. Eppure contengono i famosi coloranti di Southampton, collegati a problemi di iperattività nei bambini. Lo denuncia la rivista svizzera Ktipp (e lo aveva denunciato già a maggio il Salvagente)
Caramelle gommose, dalle forme divertenti e colorate, popolano ormai gli scaffali di negozi, supermercati, chioschi e stazioni. Uno nome su tutti i “Sour Patch Kids” del colosso alimentare statunitense Mondelez, diventati ormai un prodotto di tendenza, promossi anche sui social, come TikTok, con video accattivanti per attirare giovani e giovanissimi.
Questi snack cult, soprattutto made in Usa, sono chiaramente pensati per attrarre i bambini. Eppure contengono spesso coloranti dannosi proprio per la salute dei più piccoli. È quanto ha denunciato la rivista svizzera Ktipp che durante l’estate ha condotto un test a campione arrivando alle stesse conclusioni a cui è arrivato il Salvagente nell’inchiesta “Tu vuo’ fa’ l’americano” pubblicata sul numero di maggio scorso.
A seconda del gusto i “Sour Patch Kids” contengono i coloranti Tartrazina (E102), Giallo arancio S (E110) o Rosso Allura AC (E129), che possono scatenare allergie e che, secondo il famoso studio dell’Università di Southampton del 2007 hanno un legame con una maggiore iperattività nei bambini.

La Svizzera rifiuta gli avvisi in etichetta
Ktipp ha trovato uno o più coloranti azoici anche in altri prodotti come “Candy Pop Popcorn M&M’s Minis”, “Fruit Roll-Ups Jolly Rancher”, “Laffy Taffy Sour Apple”, “Laffy Taffy Blue Raspberry”, “Nerds Candy Rainbow”, “Sour Punch Straws”, “Takis Chips”, “Nerds Rope” e i confetti “Nerds” in vari gusti. La rivista denuncia come, mentre nell’Ue, dal 2010, i produttori sono obbligati a riportare in etichetta un avviso sui cibi che contengono i coloranti E102, E104, E110, E122, E124, E129, in Svizzera il Consiglio federale si è espresso già nel 2008 contro tali avvertenze sulle confezioni, sostenendo che i consumatori possano fare riferimento alla lista degli ingredienti.
Secondo l’Associazione dei chimici cantonali, è obbligatoria solo l’indicazione del numero E o la denominazione del colorante prevista dal regolamento sugli additivi. In pratica, però, i negozi espongono spesso prodotti senza lista ingredienti in lingua ufficiale. K-Tipp ha trovato questi dolciumi in diverse filiali K-Kiosk, nei negozi Lolipop e da Sweets and Drinks a Spreitenbach (AG).
Etichette scorrette sui coloranti
Invece della dicitura corretta “Giallo arancio S (E110)”, il colorante viene riportato in inglese come “Yellow 6” o con il più rassicurante “Sunset Yellow2 (giallo tramonto). Nei negozi Lolipop della stazione centrale di Zurigo e di Spreitenbach, K-Tipp ha inoltre riscontrato confezioni di “Nerds Candy Rainbow” e “Sour Patch Kids” in cui l’elenco degli ingredienti in inglese era stato coperto da un’etichetta in tedesco con informazioni scorrette. Su di essa, infatti, venivano indicati erroneamente coloranti naturali come curcumina o estratto di paprika, al posto di additivi sintetici.
Valora, azienda di Muttenz (BL) che gestisce i K-Kiosk, ha dichiarato che i “Nerds” etichettati in modo errato sarebbero stati ritirati dalla vendita. L’acquirente responsabile dei negozi Lolipop ha affermato che “si stanno adottando misure” affinché in futuro tutti gli additivi vengano dichiarati in una lingua ufficiale. Da Sweets and Drinks, invece, secondo quanto riferito dalla società Frischa AG, si sta procedendo a una rietichettatura.
Eppure ci sono anche alcune aziende che producono gli stessi dolciumi senza additivi dannosi. I “Sour Patch Kids”, ad esempio, sono disponibili anche con curcuma, estratto di paprika/carbone vegetale e antociani – reperibili da Coop.









