
Durante l’estate, sabbia, sole e creme solari mettono a rischio la salute degli occhi. I consigli pratici per prevenire irritazioni, infezioni e altri incidenti oculari comuni
Sole, sabbia, mare e… irritazioni agli occhi. L’estate è la stagione preferita da milioni di italiani per rilassarsi in spiaggia, ma è anche il periodo in cui più della metà degli incidenti oculari avviene proprio lì, sul bagnasciuga. A lanciare l’allarme è Clinica Baviera, gruppo europeo specializzato in oftalmologia, che ha diffuso un decalogo di consigli pratici per evitare che un momento di relax si trasformi in una visita d’urgenza.
I pericoli nascosti tra granelli e creme
Passeggiare sulla sabbia, nuotare, stendersi al sole o giocare a beach volley: tutte attività innocue, ma che espongono gli occhi a diversi rischi. La sabbia finissima trasportata dal vento può facilmente finire sotto le palpebre; l’acqua di mare, ricca di sale e microrganismi, può causare irritazioni; le creme solari, se applicate troppo vicino agli occhi, possono colare e provocare bruciore e visione offuscata.
E non è finita qui: anche l’esposizione prolungata al sole, senza una protezione adeguata, può provocare fastidi come la fotocongiuntivite. Nonostante si tratti per lo più di episodi lievi, ignorarli o trattarli in modo scorretto può aumentare il rischio di infezioni o microlesioni alla cornea.
Come intervenire (e soprattutto prevenire)
Ecco i consigli degli gli esperti, per proteggere i nostri occhi in spiaggia e sapere cosa fare in caso di problemi:
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Non strofinarsi gli occhi: è il gesto più istintivo ma anche il più pericoloso. Le particelle di sabbia possono graffiare la cornea e aumentare l’infiammazione. Meglio sbattere le palpebre delicatamente per stimolare la lacrimazione naturale.
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Lavarsi le mani prima di toccarsi gli occhi: una regola fondamentale, soprattutto se si devono rimuovere corpi estranei o applicare soluzioni oculari. In assenza di acqua e sapone, via libera a gel idroalcolici (aspettando che evaporino del tutto) o salviette igienizzanti.
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Usare solo acqua pulita per sciacquare gli occhi: niente acqua di mare o di piscina. Portare sempre con sé una bottiglietta di acqua minerale è un’ottima precauzione.
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Sbattere frequentemente le palpebre: un gesto semplice che stimola la produzione di lacrime, aiutando l’espulsione di eventuali corpi estranei.
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Evitare i colliri fai-da-te: usare solo lacrime artificiali o soluzione fisiologica. Evitare i colliri medicati senza indicazione del medico.
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Proteggersi con occhiali da sole e occhialini: scegliere modelli avvolgenti e con filtro UV per il sole, occhialini per il nuoto in mare.
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Attenzione all’applicazione della crema solare: evitare il contorno occhi e preferire formule resistenti all’acqua, in stick o gel.
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Portare un kit di pronto soccorso oculare: con garze sterili, soluzione fisiologica monodose, lacrime artificiali e uno specchietto. Basta poco per essere pronti.
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In caso di gonfiore, applicare un impacco freddo: mai usare ghiaccio diretto. Un panno pulito e fresco può ridurre infiammazione e bruciore.
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Consultare un oculista se il fastidio persiste: dolore, arrossamento o visione annebbiata non vanno sottovalutati.
Meglio prevenire che curare
“In estate, gli occhi sono sottoposti a uno stress continuo: sabbia, sole, vento e creme solari possono causare danni anche seri” – spiega il Dott. Sergio Ares, medico oculista e Country Manager di Clinica Baviera Italia – “per questo incoraggiamo tutti a seguire semplici precauzioni. Agire con prontezza, igiene e buon senso può fare la differenza tra un fastidio passeggero e una lesione più importante”.
La prossima volta che fate la valigia per il mare, ricordate: gli occhiali da sole non sono solo un accessorio fashion, e una bottiglietta d’acqua in più può salvare… la vista.









