
È il drammatico biliancio del focolaio di botulismo scoppiato a Diamante nel cosentino: tutti gli intossicati avrebero mangiato un sandwich con cime di ripa acquistato da un venditore ambulante. È il secondo caso dopo quello scoppiato in Sardegna
Un morto, nove ricoverati, alcuni in gravi condizioni. È il drammatico bilancio delle persone che hanno accusato malori dopo avere mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa a Diamante in provincia di Cosenza acquistato in un chiosco ambulante. L’uomo deceduto, 52 anni, originario di Napoli, si è sentito male nei pressi di Lagonegro (Potenza) dove si trovava mentre stava facendo rientro nel capoluogo campano.
Gli intossicati hanno manifestato sintomi compatibili con un’intossicazione da botulino, tra cui nausea, vomito, dolori addominali e annebbiamento della vista. Trasportati d’urgenza al pronto soccorso, in diversi sono stati successivamente trasferiti nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza.
Per alcuni ricoverati è stato necessario ricorrere alla somministrazione del siero immune antitossina botulinica inviato da Taranto e Roma.
Questo focolaio nel cosentino si aggiunge a quello verificatosi in provincia di Cagliari dove diverse persone sono rimaste intossicate dopo aver mangiato molto probabilmente tacos con salsa guacamole in uno stand della sagra Fiesta Latina! a Monserrato (Cagliari) tenutasi tra il 22 e il 25 luglio. A seguito di questi casi di botulino e a titolo precuazionale, Metro Chef ha richiamato due lotti di polpa di avocado usata per preparare la salsa guacamole.








