Glifosato e cancro, la Ue ci ripensa?

GLIFOSATO

La commissione europea ha dato mandato a Efsa e Echa, autorità per la sicurezza alimentare e chimica, di giudicare il nuovo studio del Ramazzini di Bologna che mostra una correlazione tra glifosato e tumori anche a dosi considerate sicure per l’uomo. Una decisione che potrebber riaprire i giochi sull’erbicida

La Commissione europea ha incaricato l’Efsa, l’Autorità per la sicurezza alimentare, e l’Echa, l’Agenzia per le sostanze chimiche, di condurre valutazione della durata massima di 21 mesi sui risultati dello studio internazionale coordinato dall’Istituto Ramazzini di Bologna che mostrano un legame tra esposizione al glifosato, a dosi considerate sicure per l’uomo, e l’insorgenza di leucemie e tumori.

Un passaggio molto importante che può aprire nuovi scenari: se le authority dovessero giungere a una nuova classificazione del glifosato, oggi considerato senza effetti sull’uomo, questo potrebbe rimettere in discussione la decisione stessa della Ue che, nel 2023, ha ri-autorizzato, tra le proteste, l’uso del glifosato fino al 2033.

In una lettera pubblica, datata 24 giugno, rivela il portale di informazione Euractiv, la Commissione ha incaricato Echa e Efsa  di effettuare una valutazione dell’ultimo report del Global glyphosate study pubblicato su Environmental Health, per verificare se i risultati debbano influenzare i pareri scientifici.

Una volta ricevuti i dati grezzi dal Ramazzini, all’Echa vengono concessi non meno di 15 mesi e all’Efas altri 6 mesi per emettere un parere aggiornato in merito all’eventuale modifica delle conclusioni delle agenzie sui rischi per la salute associati al glifosato da parte delle nuove informazioni.

“Data la natura e le conclusioni dell’articolo”, afferma la Commissione nella lettera, “è importante che l’Efsa e l’Echa cerchino di ottenere tutte le informazioni e i dati necessari per consentire una valutazione” e di verificare “se i risultati riportati abbiano un impatto sulle conclusioni raggiunte” durante la precedente valutazione congiunta della sostanza.

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Intanto il 30 giugno, un gruppo di 33 eurodeputati, guidato da Christophe Clergeau (S&D), ha inviato un’interrogazione scritta alla Commissione chiedendole di avviare una revisione dell’autorizzazione del glifosato.