Caramelle Rebelle, diversi casi di dolori addominali e disturbi digestivi

60 Millions de consommateurs ha raccolto diverse testimonianze di chi lamenta “gravi disturbi digestivi” dopo aver consumato queste caramelle che contengono elevate quantità di maltitolo. E spunta anche il biossido di titanio, vietato dal 2022 ma ancora presente in molte caramelle, come ha denunciato il Salvagente nel servizio sugli snack americani, pubblicato sul numero di maggio

Si chiamano Rebelle e sono delle caramelle, “rigorosamente senza zucchero”, lanciate da una giovane imprenditrice francese di nome Céline Dirani e che stanno spopolando sui social network. Sul sito ufficiale rebellesnacks.com vengono descritte come “buone per la salute”, “prodotte in Francia”, “vegane” e con un Nutri-Score B. Inoltre, si afferma che “riducono il rischio di carie rispetto alle caramelle industriali”. Ma non è esattamente così. La rivista francese 60 Millions de consommateurs ha raccolto diverse segnalazioni da parte di lettori che hanno denunciato “gravi disturbi digestivi” dopo aver consumato queste caramelle.

Testimonianze allarmanti

“Avendo ceduto alle promesse del marketing diffuso sui social, mi sono finalmente decisa a ordinare queste caramelle senza zucchero – racconta Caroline – Mi sono quindi gentilmente avvelenata, al punto da considerare di chiamare il pronto soccorso, tanto i sintomi digestivi erano preoccupanti e simili a quelli di un’intossicazione da E. coli o da altri batteri particolarmente aggressivi”.
Lamentele simili compaiono anche sulla piattaforma di recensioni Trustpilot: accanto a commenti entusiasti sul gusto, altri riportano “crampi intestinali acuti, seguiti da una diarrea durata ore”, “forti dolori addominali e una diarrea violenta per tutta la notte” (scrive Émilie); Patrice racconta invece di “dolori addominali, diarrea, gonfiore e nausea”.

Il maltitolo, un dolcificante non così innocuo

Il responsabile? Lo sciroppo di maltitolo (E965), ingrediente principale della maggior parte delle referenze del marchio, come gli “orsetti aciduli senza zucchero”, la cui composizione riporta: sciroppo di maltitolo, pectina, aromi, acido citrico, acido malico incapsulato, citrato trisodico, concentrato di spirulina e cartamo, antociani. Un elenco poco appetitoso, che non ha nulla da invidiare alla versione industriale “classica” di queste caramelle.
A prima vista il maltitolo sembra avere dei vantaggi: è un “dolcificante di carica”, appartenente alla famiglia dei polioli (o “zuccheri alcolici”), che ha lo stesso potere dolcificante dello zucchero ma con la metà delle calorie. Utilizzato nelle stesse proporzioni, permette di mantenere gusto e consistenza simili a quelli delle caramelle tradizionali, riducendo l’apporto energetico.
Tutto bene, se non fosse che proprio questa famiglia di edulcoranti è nota per provocare disturbi intestinali come diarrea, gonfiore, ecc. “Questo effetto dei polioli è riconosciuto scientificamente fin dal 1985- spiega Mélanie Deschasaux-Tanguy, ricercatrice dell’Inserm all’interno del team di epidemiologia nutrizionale – È dovuto al loro assorbimento molto lento a livello della mucosa intestinale, che porta alla fermentazione nel colon, origine di gas e gonfiori”.
Inoltre, il maltitolo ha proprietà “osmotiche”, ovvero attira acqua nell’intestino, causando crampi e coliche.

Sul sito, nessun avviso…neanche verso i bambini

Proprio a causa di questi effetti collaterali, il regolamento europeo n. 1175 di luglio 2021 sull’uso dei polioli in caramelle a ridotto valore energetico impone che l’etichettatura degli alimenti “contenenti polioli in una percentuale superiore al 10%” riporti obbligatoriamente l’avvertenza “un consumo eccessivo può avere effetti lassativi”.
Eppure, cercando sul sito rebellesnacks.com, non compare alcun avvertimento del genere nonostante una caramella da circa 10 g contenga, in linea di massima, oltre un grammo di maltitolo. L’azienda Rebelle Snacks, alla quale è stata posta la domanda, assicura di “riportare chiaramente sulla confezione” l’avvertenza sugli effetti lassativi.
Quanto alle segnalazioni dei consumatori, ecco la risposta: “Come ogni marchio che utilizza questo tipo di edulcorante, abbiamo avuto alcuni feedback da parte di consumatori sensibili, ma si tratta di casi molto rari. La maggior parte dei nostri clienti li consuma senza alcun problema”. Oppure, come immagina 60 Millions de consommateurs, semplicemente non collegano i sintomi a queste caramelle. Naturalmente, tutto dipende dalla quantità ingerita.
Sorprende ancor di più il fatto che, nella sezione FAQ del sito, si afferma che queste caramelle possono essere date ai bambini. “Eppure, è noto che i prodotti contenenti polioli sono da evitare nei bambini sotto i 3 anni” precisa Mélanie Deschasaux-Tanguy. Per i bambini più grandi e per gli adulti, gli esperti consigliano di non superare i 20 g di polioli al giorno. Considerando che un piccolo pacchetto di “bottigliette rosa e blu” pesa 50 g, a seconda della sensibilità individuale, il rischio di disturbi digestivi non è da escludere.

E a sorpresa (ma non per il Salvagente) compare il biossido di titanio, vietato dal 2022

E poi c’è un altro problema che rende addirittura illegali queste caramelle ed è la presenza del noto biossido di titanio (E171), vietato negli alimenti in Francia dal 2020 e dal 2022 in tutta Europa. Alle domande sull’aggiornamento delle composizioni, diversi siti non hanno risposto o hanno fornito risposte evasive, come un produttore che ha menzionato il cambio di alcuni coloranti, ma non del diossido di titanio.

sponsor

D’altronde non ci stupiamo, visto che nel nostro servizio pubblicato sul numero del Salvagente di maggio, intitolato “Tu vuo’ fa’ l’americano”, abbiamo denunciato la presenza del biossido di titanio, oltre che di altre sostanze critiche come glicerolo, edulcoranti e coloranti, in tanti prodotti (snack dolci e salati) venduti in negozi fisici e siti internet specializzati in cibi americani.
Nello specifico abbiamo trovato il biossido di titanio in due caramelle alla cannella, la Queen Jax Atomic Fireballs e la Ferrara Atomic Fireballs Cinnamon, vendute singolarmente al prezzo di 30 e 50 centesimi, nel negozio Bubble Roma, dove sono poste in bella vista sul bancone della cassa, per invogliare maggiormente all’acquisto. Si tratta di due caramelle iconiche. In particolare la seconda che, come scrive il produttore, grazie all’utilizzo dello stesso ingrediente che rende piccanti i peperoncini, sprigiona una forte sensazione di calore in bocca…una vera bomba atomica. Addirittura le si attribuisce un punteggio di 3.500 sulla scala di Scoville, che viene utilizzata per misurare la piccantezza dei peperoncini. Al di là di questo, e della presenza del colorante rosso allura, che può causare problemi di attenzione nei bambini, questo prodotto è fuori legge e non dovrebbe proprio essere venduto per la presenza del biossido di titanio, che in Europa è vietato negli alimenti da luglio 2022 perché considerato genotossico. Possibile che a distanza di quasi 3 anni dall’entrata in vigore del divieto si trovino in commercio ancora alimenti che lo contengono?