Ciliegie, prezzi alle stelle. I passaggi di filiera che “gonfiano” i listini

CILIEGIE PREZZI

Il calo della produzione, dovuta al maltempo, ha innalzato le “quotazioni” delle ciliegie. Tra motivazioni vere e ombre speculative, facciamo chiarezza sui prezzi. Che dipendono però anche dal calibro, la varietà e la zona di coltivazione

È arrivato il tempo delle ciliegie, e in molti lo aspettavamo con ansia. Ma anche quest’anno le sorprese (amare) non mancano: in Puglia, dove si concentra gran parte della produzione italiana, i raccolti sono crollati e di conseguenza nei mercati le ciliegie sono carissime. In alcune zone della provincia di Bari la produzione è andata completamente persa, mentre in altre si è registrato un calo fino al 70%.

Il maltempo e le gelate tardive di marzo e aprile hanno compromesso la fioritura delle piante e la conseguente fruttificazione.

Con così poca offerta, i prezzi inevitabilmente sono schizzati verso l’alto. A Milano le ciliegie sono arrivate a costare anche 23 euro al chilo. Con costi così elevati, le vendite calano: le famiglie comprano meno frutta fresca, e chi coltiva ciliegie resta con poco o nulla in mano. Un aumento infatti, dei prezzi non è una garanzia di maggiori guadagni per i produttori. Ci sono molti fattori da considerare.
A incidere sui costi di produzione ci sono problemi legati a siccità e gelate e il costo della manodopera che può incidere a seconda della varietà dal 30% al 50% sui costi di produzione. Le ciliegie sono destinate solo al consumo fresco: le pezzature devono essere integre e la fase di coltivazione e di raccolta molto accurata, e l’uomo, in questi procedimenti, non può essere sostituito dalle macchine.

Il prezzo delle ciliegie non dipende solo dalla produzione ma anche dai vari passaggi della filiera. Il produttore vende un chilo di ciliegie a quasi 3 euro, poi, si aggiungono i costi del confezionamento, dell’energia, dei trasporti, del carburante e infine della distribuzione. Insomma un percorso lungo che porta un bene così piccolo ad essere venduto al prezzo dell’oro.

Ma il prezzo delle ciliegie dipende anche da altri fattori: calibro, varietà e zona di produzione.

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1. Il calibro (la dimensione della ciliegia)
Il calibro è il diametro della ciliegia, misurato in millimetri.
• Calibro 36 è il più grande e pregiato.
• Seguono i calibri 34, 32 e 30, che sono comunque ciliegie di ottima qualità e pezzatura.
• I calibri più piccoli, come 28, 26 e 24, sono meno costosi perché meno selezionati, ma restano comunque gustosi.

2. La varietà della ciliegia
Esistono molte varietà di ciliegie (Ferrovia, Durone, Bigarreau, Giorgia, ecc.), ognuna con gusto, consistenza e conservazione diversi.

3. La zona di produzione
Ciliegie coltivate in zone vocate, come colline con buona esposizione al sole e terreni ben drenati, hanno qualità superiore.

Quando comprate ciliegie, non guardate solo il prezzo.