
Oltre all’elevato contenuto di zuccheri e caffeina, negli energy drink si trova il Bisfenolo A, che da gennaio di quest’anno è vietato (con lunghi periodi di transizione) nei materiali destinati al contatto con gli alimenti. È quanto ha scoperto la rivista tedesca Öko test analizzando 22 lattine. Tra le peggiori troviamo Monster, mentre si salva Red Bull
Gli energy drink fanno male e non solo per il contenuto elevato di zuccheri, additivi e caffeina. Purtroppo contengono anche il Bisfenolo A (Bpa), sostanza chimica classificata come tossica per la riproduzione, collegata a un rischio aumentato di cancro al seno, sovrappeso e disturbi comportamentali nei bambini. È l’amara verità che emerge dal test effettuato dalla rivista tedesca Öko test che ha portato in laboratorio 22 lattine dei principali energy drink nelle varianti “classic” o “original”. Il Bpa, che presto non sarà più ammesso nelle lattine, è stato trovato in 20 prodotti su 22. Nonostante sia noto già da tempo che la sostanza può migrare negli alimenti dagli smalti interni delle lattine rivestite con resine epossidiche, i produttori continuano ad utilizzarla in diversi prodotti alimentari, come i fagioli o il mais in scatola.
Perché il Bpa è un grande problema e quando entra in vigore il divieto
Il Bisfenolo A ha un effetto ormonale su esseri umani e ambiente, è classificato come tossico per la riproduzione ed è collegato a un aumentato rischio di cancro al seno, sovrappeso e disturbi comportamentali nei bambini. Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il Bpa può compromettere il sistema immunitario anche in dosi molto basse. Per questo motivo l’Efsa ha ridotto di ben 20mila volte la dose giornaliera tollerabile (Tdi) che è passata a 0,2 nanogrammi per kg di peso corporeo. Ipotizzando una persona di 60 kg, che è il peso medio di un adolescente, in 14 prodotti testati sono stati trovati livelli di Bpa così alti che un adolescente, bevendo una lattina al giorno da 250 ml, supera il 100% della Tdi; in altri sei energy drink, la dose viene superata per oltre la metà.
Alcuni produttori hanno fatto sapere che stanno passando a rivestimenti interni privi di Bpa. Una scelta necessaria, visto che già da gennaio 2025 la sostanza non può più essere utilizzata nei materiali destinati al contatto con alimenti. Tuttavia, sono previste lunghe fasi di transizione: le lattine con Bpa nel rivestimento interno potranno ancora essere messe in commercio fino al 20 luglio 2026 – e anche dopo, resteranno in vendita fino a esaurimento scorte. Anche i rivestimenti esterni, che utilizzano ancora resine epossidiche, saranno soggetti al divieto di Bpa, ma in questo caso le scadenze sono ancora più dilatate, con il rischio di contaminazioni.
Bocciati 18 energy drink su 22 per troppi zuccheri, additivi e caffeina
Al di là della grave presenza del Bisfenolo A, Öko- test ha bocciato 18 energy drink su 22, con un giudizio “scarso” o “insufficiente”, anche per l’elevato contenuto di zucchero e zucchero che è spesso oggetto di dibattito pubblico e di allerta da parte dei medici che chiedano un limite di età per la vendita di queste bevande. Oltre la metà degli energy drink analizzati contiene più di 10 grammi di zucchero ogni 100 millilitri. In una lattina da 250 ml ci sono dunque circa 8 zollette di zucchero, ben oltre la dose massima giornaliera raccomandata dall’Oms. Alcuni produttori, inoltre, usano dolcificanti che sono anch’essi da evitare perché abituano il palato al gusto dolce, possono aumentare l’appetito e l’Oms ha persino riscontrato un aumento della mortalità nei consumatori abituali di dolcificanti.
Come se non bastasse, c’è un’altra sostanza controversa contenuta in queste bevande ed è la caffeina. Purtroppo i produttori sfruttano al massimo il limite di 320 mg/l stabilito dal regolamento su succhi e bevande rinfrescanti. Una lattina da 250 ml contiene circa 80 mg di caffeina, l’equivalente di una tazzina di caffè. La dose ritenuta sicura dall’Efsa viene superata se un giovane beve 3 lattine da 250 ml al giorno; con due da 500 ml, si supera quasi il doppio. Dalla terza lattina in su, per gli adolescenti può diventare pericoloso; inoltre bambini, donne in gravidanza, madri che allattano e persone sensibili alla caffeina dovrebbero evitare del tutto questi prodotti che oltretutto, contengono anche la taurina o il glucuronolattone, a cui vengono attribuiti effetti stimolanti.
Ma il problema è che gli effetti esatti della caffeina su bambini e adolescenti sono ancora oggetto di studio e dosi elevate, assunte in breve tempo, possono essere pericolose.
“Alcuni adolescenti bevono anche un litro o più di energy drink in poche ore, equivalenti a 4 lattine da 250 ml. Questo può causare seri rischi per il sistema cardiovascolare”, avverte il BfR. In alcuni casi, dopo aver bevuto un litro in poco tempo, si sono registrati effetti gravi come palpitazioni, respiro corto, tremori muscolari e alterazioni dell’elettrocardiogramma.
Red Bull tra i migliori, Monster tra i peggiori
Gli unici 4 prodotti che ottengono un voto appena sufficiente sono: Hell Energy Drink Classic, Red Bull Energy Drink, Rockstar Energy Drink Original e Takeoff Energy Drink Classic. I primi due prodotti sono anche gli unici a non contenere il Bpa. Tra i peggiori energy drink c’è Monster Energy che ha un elevato contenuto di zuccheri, a cui si aggiunge la presenza del sucralosio, della taurina e del glucuronolattone.
Vitamine aggiunte sotto accusa
Alcuni produttori promuovono l’aggiunta di vitamine del gruppo B con l’argomentazione che riducono la stanchezza e favoriscono un metabolismo energetico normale. Un’affermazione consentita dal regolamento europeo sui claim salutistici. Tuttavia, i tedeschi criticano questi arricchimenti, ritenendo che gli adolescenti debbano soddisfare il fabbisogno vitaminico attraverso un’alimentazione sana e varia, non con bevande zuccherate come gli energy drink.