
Un caso di gestione controversa dei voucher da parte della compagnia aerea low-cost Ryanair arriva in tribunale in Germania. Una cliente tedesca si vede rifiutare l’utilizzo del buono, ma la giustizia le dà ragione
Una passeggera tedesca, residente a Berlino, ha ricevuto dai suoi genitori un voucher Ryanair del valore di 250 euro per acquistare voli della compagnia irlandese. Il buono, ricevuto a maggio, non è stato utilizzato subito e, quando la donna ha tentato di riscattarlo mesi dopo per un viaggio in dicembre, ha scoperto che era già scaduto.
Delusa, la cliente ha contattato Ryanair per chiedere una proroga o un utilizzo retroattivo, ma la compagnia ha risposto con un secco rifiuto. Non rassegnandosi alla perdita della somma, la donna si è rivolta a un’associazione per la tutela dei consumatori in Germania, che ha deciso di assisterla nel ricorso legale contro la compagnia.
Quanto dura un voucher? Non chietelo a Ryanair
Sul sito ufficiale di Ryanair viene dichiarato che i voucher della compagnia hanno una validità di 36 mesi. Tuttavia, un dipendente con cui la cliente ha parlato ha sostenuto che il suo voucher sarebbe scaduto dopo un solo anno. A peggiorare la situazione, il buono è risultato inutilizzabile addirittura otto mesi dopo l’emissione, ben prima del limite comunicato.
Di fronte a questa contraddizione, l’associazione per i consumatori ha ritenuto la scadenza irregolare e ha deciso di portare la questione in tribunale.
Il tribunale: rimborso obbligatorio
Dopo mesi di attesa, la sentenza è arrivata: il tribunale ha stabilito che la pratica di Ryanair era ingiustificata e ha imposto alla compagnia di rimborsare l’importo del voucher alla cliente. La decisione si basa su una norma che prevede che i voucher senza una scadenza chiaramente specificata siano validi per 30 anni. Inoltre, una durata inferiore ai tre anni deve essere concordata individualmente con il cliente, cosa che non era avvenuta nel caso della passeggera tedesca.
Un precedente importante
La sentenza rappresenta un importante precedente per i consumatori. Spesso, i viaggiatori accettano passivamente la scadenza imposta sui voucher, senza sapere che, in molti casi, potrebbero avere diritto a un rimborso o a un’estensione della validità.
Le associazioni dei consumatori tedesche esortano chiunque si trovi in una situazione simile a far valere i propri diritti e, se necessario, a intraprendere azioni legali contro le pratiche scorrette delle compagnie aeree.
Intanto, Ryanair non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla sentenza, ma il caso ha acceso i riflettori sulla gestione poco trasparente dei suoi voucher.