Flixbus e BlaBlaCar: dietro i prezzi bassi, lavoratori in subappalto e poca assistenza

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Flixbus nei paesi in cui opera ha fagocitato tante piccole autolinee locali, grazie a una politica di prezzi molto aggressiva. Ma cosa c’è dietro questo vantaggio condiviso anche con BlaBlaCar? Tanti contro, come racconta un’inchiesta francese

Flixbus nei paesi in cui opera ha fagocitato tante piccole autolinee locali, grazie a una politica di prezzi molto aggressiva. Ma cosa c’è dietro questo vantaggio condiviso anche con BlaBlaCar? Tanti contro, come racconta l’inchiesta del magazine francese Que Choisir.

Prezzi bassi, spazio e prese. Questi i pro

La prima impressione del giornalista francese che prova Flixbus è buona: “Corridoio pulito, ampio spazio tra i sedili, presenza di un poggiapiedi, di un tavolino, di una piccola rete portaoggetti e di una presa per collegare il caricabatterie del cellulare: la nostra prima impressione è piuttosto buona, soprattutto per il prezzo che abbiamo pagato!”. Prezzi bassi, ma che usano la tariffazione dinamica, che fa pagare lo stesso servizio a prezzi molto variabili, che dipendono dalla domanda e dalla data di acquisto. “Per lo stesso tragitto, sullo stesso autobus, proponiamo fino a 10 tariffe diverse, che cambiano a seconda della data di prenotazione del biglietto e del tasso di occupazione”, conferma Aurélien Gandois, direttore delle attività autobus di BlaBlaCar, il principale concorrente di FlixBus.

Ma come comportarsi dipende molto dall’autista

“Le istruzioni cambiano a seconda degli autisti. Nel mio viaggio precedente era consentito mangiare a bordo, mentre questo lo proibisce, sottolinea. Il peggio è quando decidono di chiudere i bagni. Mi è successo su un volo Lione-Ginevra. Due ore e mezza di guida senza una pausa e senza una necessità impellente possono essere molto, molto lunghe!”, racconta un viaggiatore. Aveva fatto molto scalpore la storia di Roberto, un 59enne di Ravenna lasciato a terra di notte da un conducente di Filxbus dopo una discussione.

I bagni? Spesso sono chiusi durante il viaggio

Rispondendo a un appello a raccogliere testimonianze lanciato sulla rivista lo scorso gennaio, molti lettori di Que Choisir  hanno raccontato situazioni problematiche causate dalla chiusura imprevista dei bagni durante il loro viaggio. Avere la possibilità di fare i propri bisogni non è forse questo il servizio minimo che i passeggeri hanno diritto a ricevere? I servizi igienici sui FlixBus su cui ha viaggiato il gironalista non sono accessibili. “Tutti i nostri autobus sono dotati di servizi igienici”, corregge Aurélien Gandois di BlaBlaCar, pur segnalando una forma di “confusione”, addirittura di “ambiguità” riguardo al loro utilizzo. “Le norme sono chiare: ogni passeggero deve essere seduto e allacciato quando il pullman è in movimento”, insiste il dirigente. I servizi igienici possono quindi essere utilizzati solo quando sono fermi”.

Un modello economico basato sui subappalti

C’è poi la questione lavoro: buona parte dei conducenti non lavora per FlixBus, bensì per un operatore di autobus minore, e il veicolo non appartiene all’azienda tedesca, il cui nome è comunque riportato su gran parte della carrozzeria. “Non impieghiamo autisti e non possediamo autobus. Zero. “Lo stesso vale per i nostri amici di BlaBlaCar”, sottolinea Charles Billiard, portavoce di FlixBus in Francia. E anche in Italia FlixBus si appoggia a decine di compagnie locali. Billiard precisa: “Questo è stato il nostro modello di business fin dall’inizio. Creiamo e gestiamo una rete di trasporti, un marchio e una piattaforma, ma lasciamo tutta la parte operativa agli specialisti, cioè agli operatori di pullman che conoscono il territorio”. Perché utilizzare il subappalto al 100%? “Ciò garantisce notevole flessibilità, grande reattività e, di conseguenza, tassi di occupazione dei veicoli costantemente buoni”, analizza Arnaud Aymé, Direttore generale Francia e specialista dei trasporti presso la società Sia Partners. Un elemento chiave.

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L’ottimizzazione dei costi

Tiriamo fuori la calcolatrice: “Un autobus costa circa 300.000 euro e un autista 25 euro all’ora, per un fatturato medio di 6 euro ogni 100 km a passeggero”, spiega Aurélien Gandois di BlaBlaCar. Prima di passare direttamente alla conclusione: “Per essere redditizi, e lo siamo, dobbiamo riempire i nostri autobus in media del 65%. ” Tuttavia, sottolinea, la sua attività è fortemente stagionale, con un’affluenza doppia in estate rispetto all’inverno. “Se fossimo proprietari di pullman, molti di loro rimarrebbero parcheggiati per tutto gennaio”, osserva l’esperto.

Poco personale di assistenza in loco

L’ottimizzazione dei costi significa anche risparmio su alcuni servizi. Qualche viaggiatore si lamenta della carenza di assistenza clienti. Sono infatti poche le stazioni in cui FlixBus e BlaBlaCar dispongono di personale. Le informazioni per i viaggiatori vengono fornite principalmente tramite un’applicazione mobile. Tuttavia, “come hanno fatto notare numerosi lettori di Que Choisir , questa assenza è fonte di stress e di incomprensione, soprattutto quando si tratta di trovare l’ubicazione di una banchina di partenza o una soluzione sostitutiva in caso di problemi (ad esempio, la perdita di un pullman)” scrive il magazine francese, “E ancora di più se il problema si verifica all’avvicinarsi della notte”. Ingrid Vergera ne sa qualcosa. “Ero sola con i miei figli alla stazione degli autobus e l’autobus non è arrivato. Quelli che seguono erano completi. “Abbiamo dovuto aspettare diverse ore prima che un autista accettasse di accompagnarci”, racconta a Que Choisir la giovane madre, ancora preoccupata per questa brutta esperienza.