Faib-Confesercenti e Fegica: “Enilive fuori controllo: aumenta 3 centesimi al litro i carburanti i giorni di Natale e Capodanno e lascia migliaia di distributori a secco sotto le festività. Decisione del tutto immotivata, tanto che nessuno dei suoi competitor si è allineato”
Picchi di domanda, a ridosso delle festività, e immancabile aumento dei carburanti. Stavolta, come denunciano in una nota congiunta i sindacati dei gestori Faib-Confesercenti e Fegica, è stata EniLive, società dell’omonimo gruppo che gestisce migliaia di impianti, che “tra la notte del 25 dicembre e quella del 1° gennaio, vale a dire quando l’attenzione dei mezzi d’informazione e dei consumatori è certamente più bassa, Enilive ha aumentato i prezzi dei carburanti di 3 cent/lt in modo del tutto immotivato, tanto che nessuno dei suoi competitor si è allineato, aumentando con ciò il delta prezzo già preesistente ed ampiamente visibile dai rapporti giornalieri sui prezzi pubblicati dai mezzi di informazione di settore”.
Di più, denunciano le due sigle sindcali: “Proprio nel periodo dell’anno dove si concentra la maggiore domanda, migliaia di distributori a marchio Eni sono stati lasciati a secco, con un danno ancora da quantificare per le piccole imprese di gestione ed un disagio notevole per gli automobilisti”.
“E ciò – prosegue la nota – malgrado i turni massacranti (fino a 15 ore al giorno) a cui vengono sottoposti i trasportatori delle ditte terziarizzate che, dopo la immane tragedia di Calenzano, debbono sopperire alla carenza di rifornimenti, in uno stato di massima confusione dell’intero sistema logistico. Né può essere invocata l’eccezionalità o la forza maggiore: nessuno può credere che una azienda come Eni, tanto più in un settore tanto delicato come quello dei trasporti e della mobilità, non abbia messo allo studio piani di emergenza e sussidiarietà per rispondere ad eventi del genere”.