Indice glicemico dei Misura Dolcesenza e Céréal Protein: botta e risposta con la Colussi

INDICE GLICEMICO

Colussi risponde alle nostre analisi sui biscotti con Gocce di Cioccolato Misura Dolcesenza e sui Cereali Protein contestando la mancanza di trasparenza delle confezioni a proposito dell’indice glicemico. La risposta del nostro tecnologo e nutrizionista Dario Vista

 

“Gentile Redazione,

premettendo che il vostro lavoro rappresenta uno stimolo per mantenere alto il livello di qualità e di sicurezza dell’industria agroalimentare italiana, d’altro canto come azienda leader del settore e da sempre impegnata sui temi della corretta alimentazione e del benessere delle persone, ci teniamo a fare una precisazione su alcune affermazioni riportate del vostro articolo “L’inganno del basso indice glicemico di molti biscotti”.

Nel testo vengono presi in esame alcuni prodotti del nostro brand Misura, sottintendendo che le diciture riportate sulle confezioni siano poco trasparenti o del tutto false. Non è così e proviamo a spiegare perché.

Per quanto riguarda i biscotti Misura Dolcesenza con gocce di cioccolato, il prodotto può vantare il claim a basso indice glicemico per la specifica formulazione che impiega amido resistente. Come previsto dal Regolamento (UE) n.432/2012 del 16 maggio 2012 “La sostituzione di amidi digeribili con amido resistente in un pasto contribuisce alla riduzione dell’aumento del glucosio ematico postprandiale”. Quindi, l’informazione sul “basso indice glicemico” è corretta ed è legata a questa specifica formulazione e il valore di IG è confermato da analisi effettuate presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologia dell’Università di Pavia.

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Per quanto riguarda l’utilizzo del maltitolo utilizzato per sostituire lo zucchero, secondo il Regolamento (UE) n.432/2012 del 16 maggio 2012 induce un minore aumento del glucosio ematico dopo la sua assunzione rispetto agli alimenti e bevande contenenti zucchero. Il maltitolo, inoltre, permette una riduzione di calorie derivate dagli zuccheri pari al 40%, con un apporto calorico di 2.4kcal/g, rispetto alle 4.0kcal/g.

Sull’altro prodotto preso esame, i Cereali Protein a base di frumento integrale, riso e avena, nel testo si legge “l’apporto proteico vantato in etichetta in realtà proviene da glutine di frumento, una proteina a basso valore biologico, un guadagno proteico quindi abbastanza inutile dal punto di vista nutrizionale”. Le proteine utilizzate in questo prodotto sono prevalentemente di natura vegetale (97.1% delle proteine totali) e sono apportate proporzionalmente da: glutine di frumento 54,6%, frumento integrale 18.5%, avena integrale 13.0%, riso 6.5%, farina di ceci 4.5%, latte scremato in polvere 2.9%, e il valore biologico delle proteine è la somma dei singoli apporti di cereali, legume e latte. Inoltre, il valore delle proteine (21.0g/100g) dei nostri cerali è superiore al valore medio di proteine (9.5g/100g) di cereali per adulti esclusi muesli e cereali croccanti più venduti (fonte Unione Italiana Food).

Speriamo con questa nota di aver contribuito a fare chiarezza e restituire ai vostri lettori un quadro più esaustivo su queste specifiche gamme di prodotti per la prima colazione.

                                                                                                       Colussi Spa  

Direzione Ricerca & Sviluppo e Qualità

Con questa nota, Colussi ha voluto rispondere all’articolo di Dario Vista pubblicato lo scorso agosto. Al nostro nutrizionista e tecnologo alimentare lasciamo la parola sulle considerazioni dell’azienda.

“In merito alla referenza biscotti con Gocce di Cioccolato Misura Dolcesenza riporto di seguito l’estratto dell’articolo:

Ci sono prodotti come i Biscotti con Gocce di Cioccolato Misura Dolcesenza che in etichetta, oltre alla dicitura “senza zuccheri aggiunti”, riportano anche la scritta “basso indice glicemico”. In questi prodotti, che ovviamente contengono maltitolo, quest’ultima affermazione non è corretta, perché la glicemia la fanno salire, eccome! Stesso discorso vale per i biscotti gusto cocco di Céréal che vanta in bella vista in etichetta la scritta “senza zuccheri” e sul retro l’indicazione “… hanno un impatto ridotto sulla glicemia… contenendo maltitolo anziché zucchero…”. In tabella nutrizionale alla voce zuccheri troviamo zero grammi e alla voce polioli 18 g.
Facciano attenzione i diabetici perché la glicemia sale lo stesso e il prodotto non si comporta come un cibo che contiene realmente zero zuccheri.
 
La sostituzione dell’amido resistente all’amido digeribile è nota e anche evidenziata sulla confezione, ma nell’articolo non si fa alcun riferimento all’amido.
La questione è il maltitolo di cui ho parlato in svariati altri articoli e programmi televisivi da di diverso tempo. Chimicamente il maltitolo è costituito da due porzioni molecolari: una di monosaccaride e l’altra di polialcol. Il monosaccaride (glucosio) fornisce 4 kcal per g e fa salire la glicemia, essendo appunto glucosio; il polialcol (sorbitolo) invece fornisce 0 kcal per g e non fa salire la glicemia. Essendo mezza molecola di maltitolo costituita da glucosio, il maltitolo fornisce quindi un apporto calorico dimezzato (infatti 2,4 è circa la meta di 4 kcal) e comunque fa salire la glicemia.
Purtroppo la legge e l’EFSA considera ancora il maltitolo come un edulcorante non glucidico, un poliolo o un polialcol, come si voglia definire, e per questo motivo, rende lecita l’indicazione “senza zuccheri aggiunti”; biochimicamente però purtroppo non è così. Alla luce di questo è importante che una classe di consumatori come i diabetici conoscano questa evidenza.
In merito alla questione delle proteine dei Cereali Protein, come la stessa azienda ha riportato, citando il mio articolo, viene detto che esse hanno un basso valore biologico.
Il fatto che siano di natura vegetale e che ce ne siano di più rispetto ai competitor non cambia il fatto che le proteine del glutine siano a basso valore biologico.
Nell’articolo si parla di valore biologico e non di valore (contenuto proteico). Il valore biologico di una proteina è determinato dal tenore di amminoacidi essenziali che contiene e il glutine ne è povero, per cui viene classificato come proteine a basso valore biologico.