In un report di Greenpeace Svezia si citano anche prestigiosi marchi italiani che si sono rifornite da cartiere come Smurfit Kappa e DS Smith, legate alla distruzione di foreste incontaminate
L’accusa è contenuta in un report di Greenpeace Svezia Killed by cardboard: aziende come Amazon, Zalando, HelloFresh, ma anche le italiane Bertolli, Granarolo, Mutti, Lavazza e Segafredo e tante altre “si sono rifornite da cartiere (per produrre imballaggi, ndr) come Smurfit Kappa e DS Smith, legate alla distruzione di foreste incontaminate in Svezia“.
Scrive Greenpeace Italia in una nota: “Da quanto emerge nel rapporto pubblicato da Greenpeace Svezia anche le aziende italiane Bertolli, Granarolo, Mutti, Lavazza e Segafredo si sono esposte al rischio di usare o vendere prodotti in imballaggi realizzati con cellulosa ottenuta dal taglio a raso di alcune delle ultime foreste primarie d’Europa. Le aziende italiane coinvolte nel rapporto sono state contattate per chiedere loro un commento tramite servizio clienti o form on line, in quanto non erano disponibili email dirette sul loro sito. Nessuna azienda italiana ha risposto“.
Martina Borghi, responsabile campagna Foreste di Greenpeace Italia ha dichiarato: “Stiamo distruggendo alcuni degli ecosistemi più importanti d’Europa per produrre imballaggi usa e getta o di breve durata, come le scatole di cartone: è assurdo. Le aziende che producono o vendono prodotti di largo consumo devono ripulire le proprie filiere dalla distruzione delle foreste, passare a soluzioni alternative e incoraggiare la Ue a proteggere le ultime foreste che rimangono in Europa prima che sia troppo tardi”.
La richiesta di Greenpeace è chiara: “Esortiamo le aziende menzionate nel rapporto a prendere provvedimenti immediati per garantire la totale esclusione dalle proprie filiere di cellulosa proveniente dalle foreste primarie, a eliminare l’uso di imballaggi monouso, e a sostenere l’attuazione delle strategie europee per la biodiversità ”.