Dal 30 luglio il conto alla rovescia per l’eliminazione del mercurio da molti materiali compresi gli amalgama dentali. Tempi ancora lunghi per lo stop a una sostanza provatamente tossica e stabiliti, come spesso accade, a tappe. Vediamo le principali.
Il regolamento europeo rivisto sul mercurio, sostanza chimica tossica, è entrato in vigore il 30 luglio 2024. Il precedente, del 2017, dopo petizioni e denunce di inchieste giornalistiche, non era riuscito a vietare completamente i principali prodotti che utilizzavano ancora deliberatamente il mercurio, ossia gli amalgami dentali e le lampade. Ad esempio, il divieto degli amalgami dentali al mercurio riguardava solo i bambini sotto i 15 anni e le donne incinte.
Il divieto di mercurio negli amalgami dentali
Il 1º gennaio 2025, l’uso e l’esportazione degli amalgami dentali saranno vietati nei paesi dell’Unione Europea. Sarà concessa una deroga temporanea fino al 30 giugno 2026 agli Stati membri che necessitano di più tempo per adattare il loro sistema sanitario nazionale, dato che queste sostanze sono spesso utilizzate per curare i pazienti a basso reddito.
Il 1º luglio 2026, dunque, entrerà finalmente in vigore il divieto di fabbricazione e importazione degli amalgami dentali contenenti mercurio in Europa. È prevista un’eccezione: i materiali di otturazione dentale potranno contenere mercurio in caso di necessità mediche specifiche quando un medico lo riterrà strettamente necessario. Tuttavia, questa deroga dovrebbe essere rivalutata entro la fine del 2029.
Tocca anche alle lampade
Infine, la fabbricazione, l’importazione e l’esportazione di nuove lampade contenenti mercurio saranno anch’esse vietate a partire dal 2026 o 2027, a seconda della categoria. Saranno sostituite da alternative meno tossiche e più efficienti dal punto di vista energetico come i LED.
Resta il problema dei cosmetici
Il testo ricorda anche l’uso illegale del mercurio e dei composti del mercurio nei prodotti cosmetici che resiste a livello mondiale e che dovrebbe anch’esso essere oggetto di monitoraggio.
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Il mercurio è spesso presente nei prodotti per lo sbiancamento della pelle con rischi per la salute che includono danni ai reni, disturbi neurologici e altre gravi conseguenze.
In Malesia, per esempio, uno studio ha rivelato che oltre il 15% dei prodotti sbiancanti analizzati conteneva concentrazioni di mercurio ben superiori al limite legale. E si trattava di cosmetici ampiamente disponibili sia nei negozi fisici che online, spesso non registrati presso le autorità regolatorie locali (cosmeticsdesign-asia.com)​.
Chi ha già vietato il mercurio
Analogamente, la Convenzione di Minamata delle Nazioni unite sul mercurio ha recentemente sollecitato un divieto globale sui cosmetici contenenti mercurio, citando i gravi rischi per la salute associati all’esposizione al mercurio. Questa iniziativa mira a eliminare l’uso del mercurio nei cosmetici modificando le normative internazionali, riflettendo un impegno più ampio per affrontare le sostanze tossiche nei prodotti di bellezza​ (personalcareinsights.com)​.
Negli Stati Uniti, lo Stato di New York ha adottato misure legislative per vietare la vendita di cosmetici contenenti mercurio, a partire da giugno 2023. Questa legislazione è stata motivata dalla necessità di proteggere i consumatori, in particolare le persone di colore, che sono colpite in modo sproporzionato dagli effetti nocivi del mercurio nei prodotti per lo sbiancamento della pelle​ (personalcareinsights.com)​.