La scadenza è vicina: dal 18 agosto le case automobilistiche dovranno fornire in Europa molte informazioni sulle batterie delle auto elettriche, non ultima la durata di vita prevista. Ma a oggi sembrano far finta di nulla
Le nuove normative europee sulle batterie delle auto elettriche, che entreranno in vigore il 18 agosto 2024, mirano a rendere il mercato più trasparente per i consumatori. Tuttavia, secondo un’inchiesta condotta dal mensile francese Que Choisir, i costruttori automobilistici non sembrano essere né entusiasti né particolarmente pronti ad affrontare queste nuove regole.
A partire dal prossimo mese, le batterie delle auto elettriche ricaricabili dovranno essere accompagnate da una documentazione dettagliata che indichi i parametri di prestazione elettrochimica e di durabilità. Questi parametri includono la capacità nominale della batteria, la potenza, la resistenza interna, l’efficienza energetica e, soprattutto, la durata di vita prevista nelle condizioni di riferimento per le quali la batteria è stata progettata.
I costruttori fanno gli gnorri
Nonostante l’importanza di questi dati, si tratterà di autodichiarazioni senza che sia previsto nessun controllo terzo. Sarà compito del costruttore automobilistico, insomma, dichiarare e comunicare questi parametri, il che solleva molti dubbi viste le cronache di scandali come quello del dieselgate degli anni passati.
Nonostante la liberalità delle nuove regole, i costruttori sembrano ben lontani di assolvere anche a queste misure light: solo Renault e Volkswagen hanno risposto alle domande poste da Que Choisir. Gli altri costruttori, secondo un rappresentante di una grande associazione di concessionari automobilistici contattato dal mensile, sembravano ignorare completamente le nuove regole, a meno di un mese dall’entrata in vigore.
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Volkswagen ha dichiarato che le informazioni sulle batterie delle nuove auto saranno indicate su un foglio durante la produzione del veicolo e presente nel veicolo stesso all’uscita dalla fabbrica. Renault, da parte sua, ha spiegato che un documento addizionale verrà generato durante la preparazione del dossier di consegna, contenente i parametri di prestazione e di durabilità della batteria di trazione, assicurando che il cliente riceva questo documento al momento della consegna.
Dal 2025 la dichiarazione sull’impronta di carbonio
Ma le sfide non finiscono qui. La normativa di agosto 2024 è solo il primo passo di un piano più ampio. Dal 18 febbraio 2025, i costruttori saranno obbligati a dichiarare anche l’impronta di carbonio delle loro batterie, che porterà alla creazione di classi di prestazione. Ogni batteria dovrà appartenere a una specifica classe a partire dal 18 agosto 2026. E nel febbraio 2027 entrerà in vigore il “passaporto batteria“: ogni accumulatore sarà dotato di un codice QR che permetterà a tutti, dal grande pubblico ai professionisti dell’automotive, di accedere alle informazioni necessarie per il suo corretto utilizzo e manutenzione.