In diverse frazioni di Alessandria, vicino il polo chimico ex Solvay, Syensqo, le 36 persone che si sono sottoposte al test per misurare i livelli di Pfas nel sangue, hanno mostrato livelli superiori ai valori massimi assunti dalla Regione Piemonte
In diverse frazioni di Alessandria, vicino il polo chimico ex Solvay, Syensqo, le 36 persone che si sono sottoposte al test per misurare i livelli di Pfas nel sangue, hanno mostrato livelli superiori ai valori massimi assunti dalla Regione Piemonte.
Rilevazioni oltre la soglia
Come ricorda il Fatto quotidiano, che riporta la notizia, secondo la National Academies of Sciences i valori di riferimento nel sangue che non andrebbero superati per non causare possibili effetti negativi alla salute, sono 2 nanogrammi per millilitro, e gli stessi sono stati adottati anche dal protocollo regionale.
Il biomonitoraggio commissionato dal basso
Il biomonitoraggio è stato realizzato e coordinato a maggio da Ánemos, Greenpeace Italia e Comitato Stop Solvay e ha visto la partecipazione delle frazioni del Comune di Alessandria: Cascinagrossa, Castelceriolo, Litta Parodi, Lobbi, Mandrogne, San Giuliano Vecchio e Spinetta Marengo.
A giugno lo stop della Provincia alla produzione di Pfas
Appena tre settimane prima, a inizio giugno, dopo i controlli ambientali di Arpa Piemonte, che hanno certificato il mancato rispetto delle emissioni di Pfas nell’ambiente, la provincia di Alessandria aveva inviato a Solvay (oggi Syensqo, l’unico stabilimento in Italia che tuttora produce gli “inquinanti per sempre”) due diffide intimando allo stabilimento chimico di rispettare i limiti di legge consentiti per gli scarichi di queste sostanze. La provincia ha inoltre imposto allo stabilimento di Spinetta Marengo il fermo delle produzioni per 30 giorni.
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