Dal 2022 c’è un aumento delle segnalazioni di farmaci a base di semaglutide contraffatti in tutti i paesi. Nel numero del Salvagente di maggio un approfondimento su questi medicinali
Allerta Ozempic contraffatto: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso una segnalazione che riguarda 3 lotti falsificati del famoso medicinale a base di semaglutide, prodotto dall’azienda danese Novo Nordisk, che viene utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2 e, in alcuni paesi, per ridurre l’obesità. I lotti contraffatti sono stati rilevati in Brasile, Regno Unito e Irlanda del Nord nel mese di ottobre 2023 e negli Stati Uniti lo scorso dicembre.
Novo Nordisk ha confermato che i tre prodotti menzionati nell’avviso sono falsificati e non sono stati prodotti dall’azienda per via delle seguenti incongruenze:
- il numero di lotto LP6F832 non è riconosciuto
- la combinazione del numero di lotto NAR0074 con il numero di serie 430834149057 non corrisponde ai registri di produzione autentici
- il numero di lotto MP5E511 è autentico, ma il prodotto è falsificato
Dal 2022 il sistema globale di sorveglianza e monitoraggio (Gsms) dell’Oms ha osservato un aumento delle segnalazioni di prodotti a base di semaglutide falsificati in tutte le regioni e per questo ha invitato, già diverse volte, le autorità nazionali di regolamentazione ad avere una maggiore diligenza nella diffusione di questi farmaci. “L’Oms consiglia agli operatori sanitari, alle autorità di regolamentazione e al pubblico di essere consapevoli di questi lotti falsificati di medicinali – ha affermato la dott.ssa Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell’Oms per i medicinali essenziali e i prodotti sanitari – Chiediamo alle parti interessate di interrompere qualsiasi uso di farmaci sospetti e di riferire alle autorità competenti”.
Il nostro approfondimento sul numero di maggio
Ricordiamo che questi farmaci vengono prescritti alle persone con diabete di tipo 2 per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, ma poiché hanno dimostrato di sopprimere il senso di appetito, vengono prescritti sempre più spesso per la perdita di peso.
A tal proposito vi proponiamo un estratto dello speciale che Il Salvagente ha dedicato proprio a Ozempic nel numero di maggio dove si fotografa l’enorme successo di questi farmaci che hanno fatto la fortuna di poche aziende farmaceutiche e sono stati eletti dalla rivista Science farmaci “Breakthrough of the Year”, letteralmente “svolta dell’anno”, per l’enorme impatto che stanno avendo nella storia della medicina.
Infatti, come scriviamo nell’approfondimento, “per la prima volta nella storia della medicina è stato ribaltato il tradizionale rapporto medico-paziente che di solito vede il primo suggerire un farmaco al secondo: in questo caso i pazienti arrivano già convinti dell’efficacia del medicinale e sono disposti anche a pagare di tasca propria per averlo. Le autorità sanitarie stanno rincorrendo il mercato e non sono pronte a gestire questa ondata, anche perché non hanno delle linee guida per capire se il farmaco può essere prescritto per tanti anni e quali sono le controindicazioni di un utilizzo a lungo termine”.
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Oltre ai pericoli legati alla contraffazione che, come ricorda anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, possono determinare pericolose complicazioni sulla salute per via delle sostanze nocive o di ingredienti sconosciuti contenuti nei prodotti falsi, la principale preoccupazione riguarda proprio il fatto che non si conoscono ancora le conseguenze di un utilizzo prolungato come quello necessario per mantenere il calo dei chili ottenuto.
Come ha spiegato nel servizio sul numero di maggio il nutrizionista Enzo Spisni “quello che sappiamo rispetto a un uso cronico di questi farmaci, purtroppo, si ferma a due anni perché non ci sono studi clinici che vanno oltre questo arco temporale quindi rischiamo di diventare noi stessi la cavia per le aziende che li producono”.
I rischi dell’uso off-label e del mercato nero
E c’è anche tutto il discorso dell’utilizzo off-label, ovvero al di fuori della prescrizione medica, che fa paura perché “siamo nella sfera dell’automedicazione, senza l’aiuto di un medico che ha il compito e le competenze per decidere quando sospendere il farmaco e intervenire con altri strumenti”.
Per non parlare, come attesta l’allerta dell’Oms, del fiorente mercato nero di questi farmaci. L’autunno scorso l’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un alert a riguardo e, guardando al nostro paese, un’inchiesta giornalistica, finita anche in un’interrogazione parlamentare, ha denunciato la presenza di un mercato illecito sul canale Telegram. “Nei dispositivi venduti su questi canali sono state trovate miscele potenzialmente pericolose. In alcune penne è stata trovata l’insulina al posto della semaglutide, con il conseguente rischio di gravi ipoglicemie nei soggetti non diabetici”.
La posizione dell’Oms sul costo troppo elevato
L’Oms ricorda, infine, che i farmaci a base di semaglutide non fanno parte dei trattamenti raccomandati per la cura del diabete da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità a causa del loro costo attualmente troppo elevato: “La barriera dei costi rende questi prodotti inadatti a un approccio di sanità pubblica, che mira a garantire il più ampio accesso possibile ai farmaci a livello di popolazione e a trovare un equilibrio tra lo standard di cura più consolidato e ciò che è fattibile su larga scala in contesti con risorse limitate. Inoltre, sono disponibili trattamenti più convenienti per il diabete, con effetti simili a quelli dei semaglutidi sulla glicemia e sul rischio cardiovascolare”.
Se si possiede uno dei prodotti interessati, l’Oms raccomanda chiaramente di non utilizzarli e di cercare immediatamente assistenza medica qualora si fossero già assunti.
Per identificare i prodotti falsificati, si consiglia di guardare il numero di lotto e di serie e di esaminare attentamente la penna: quelle contraffatte potrebbero avere una scala che sporge quando si imposta la dose. Infine, l’etichetta dei prodotti falsi potrebbe essere di scarsa qualità, non aderire bene alla penna, o addirittura presentare degli errori di ortografia sulla parte anteriore della scatola.