Cosmetici, cresce l’ossessione delle bambine verso la skincare

Child teen girl making beauty make up, hold powder and brush. Beautiful teenager applying makeup with powder. Happy teenager portrait. Smiling girl

Già battezzata cosmeticoressia, è la nuova ossessione delle bambine che adottano abitudini di cura della pelle tipiche degli adulti. Il modello sono influencer che postano contenuti sponsorizzati sui social. Ma c’è chi si dissocia: Dove, seguita da L’Oréal, ha lanciato una campagna contro il fenomeno, mentre in Svezia una grande catena di farmacie ha vietato l’acquisto di creme anti-age ai minori di 15 anni.

 

Bambine sotto i dieci anni che si truccano e utilizzano creme da “grandi” per una skincare quotidiana composta da una serie di passaggi (e altrettanti prodotti). È la nuova ossessione del momento, già battezzata cosmeticoressia, che sta destando più di qualche preoccupazione e vede milioni di bambine, tra i 6 e gli 11 anni, adottare abitudini di cura della pelle tipiche degli adulti. Da tempo sui social, TikTok in primis, spopolano video di bambine che si truccano o che applicano sulla pelle del viso decine di prodotti non adatti a loro, dai sieri ai detergenti esfolianti, dalle maschere alle creme anti-età. Online si stanno diffondendo una serie di contenuti con l’hashtag virale #sephorakids, in cui le commesse della famosa catena di prodotti di bellezza testimoniano questa crescente ossessione delle preadolescenti, lamentandosi del loro comportamento da clienti capricciose e frenetiche. Se prima le bambine imitavano le mamme, magari utilizzando di nascosto i loro trucchi, oggi seguono altri modelli, come influencer e attrici che continuamente postano sui social contenuti per sponsorizzare prodotti beauty.

Una Generazione, cosiddetta Alpha, che sembra la più beauty addicted di sempre. Sicuramente le preadolescenti di oggi usano più cosmetici delle loro coetanee di dieci anni fa, con conseguenze negative, oltre che sulla salute della pelle, anche su quella della loro psiche, perseguendo un ideale di bellezza e perfezione irreale e spesso irraggiungibile. Dal Centro Studi di Cosmetica Italia ribadiscono che “i cosmetici destinati ai bambini devono essere chiaramente riconoscibili come tali e rispondono a specifiche esigenze che riguardano anche bambini e giovanissimi, come l’igiene della pelle, dei capelli, dei denti e la protezione solare. Si ricorda, invece, che cosmetici pensati per altre categorie di consumatori vengono formulati e testati per la loro efficacia considerando le caratteristiche di una pelle adulta. Nel caso, ad esempio, di un anti-age, è chiaro che si tratta di un prodotto non pensato per un pubblico troppo giovane e che quindi non dovrebbe essere utilizzato da queste fasce d’età perché non comporta un reale beneficio per la pelle”.

Praticamente al di sotto di una certa età si dovrebbero usare i prodotti formulati appositamente per bambini, ma (e qui entra in gioco la complicità del marketing) il mercato è pieno di prodotti indicati per gli adulti, che strizzano l’occhio ai più piccoli anche attraverso un packaging che utilizza ad hoc colori pop e forme accattivanti. Uno dei brand più usato dalle bambine e popolare nei tutorial #sephorakids è Drunk Elephant, che gioca con il simbolo dell’elefantino e colori vivaci sulle confezioni. Per rispondere alle richieste dei genitori, il marchio ha pubblicato sul sito l’elenco dei prodotti sicuri sotto i dodici anni, specificando che è sconsigliato l’uso di prodotti contenenti un’alta concentrazione di principi attivi, che risolvono problemi non presenti a questa età.

C’è chi si dissocia dal fenomeno

Se da un lato c’è chi alimenta questo trend, dall’altro ci sono diversi marchi che si stanno impegnando per arginarlo. Qualche settimana fa Dove ha lanciato la campagna #TheFaceof10 per proteggere le giovani ragazze dalle pressioni dei trattamenti anti-età. Sul canale TikTok del marchio è disponibile “The Gen A Anti-Ageing Talk”, uno strumento gratuito che, con il coinvolgimento di volti noti, spiega come parlare ai giovani di prodotti anti-ageing e di ansia legata all’aspetto estetico. In un video si vede un gruppo di bambini in riva al mare, coperti di fango dalla testa ai piedi, con il messaggio “L’unica maschera per il viso che i bambini dovrebbero indossare”, mentre nel secondo c’è una ragazzina che mangia un gelato e il testo dice ‘L’unica crema anti-età che i bambini dovrebbero comprare’. L’Oréal Group ha seguito l’esempio di Dove, coinvolgendo anche il brand Kiehl’s nella sua presa di posizione contro il fenomeno.

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Ed è una notizia di pochi giorni fa che in Svezia Apotek Hjärtat, una grande catena di farmacie, ha deciso di vietare la vendita di creme anti-age a chi ha meno di 15 anni, salvo consenso dei genitori o certificato che dimostra il bisogno. La limitazione riguarda determinati prodotti, quelli contenenti ingredienti come acido AHA, acido BHA, vitamina A, vitamina C e peeling enzimatico. La speranza è che altre aziende seguano questo esempio.